Regia di Terry Miles vedi scheda film
Be', guardabile, insomma: forse per me, per lei... Ma non certo per i palati sopraffini Colpo di scena finale dove un bollito Sutherland ha la sua più impegnativa Ma alla lunga, Cristian Slater risulta il peggiore, specie in certi primi piani dilettantistici. Ambientazione poco consona al genere Voto 5 giusto perché sono amante del genere
Be', guardabile... insomma. Forse per me, per lei...
Ma non credo per i palati sopraffini che si aggirano qua attorno ;)
Nonostante il colpo di scena finale.
La carriera di Slater era partita col botto, come ricorderanno i più (devo davvero scrivere il titolo? “Il nome della rosa”, il tanto citato “Adso” sotto il patrocinio del protervo Sean Connery, una volta tanto lontano dalle specifiche “bondiane”.
Ma oltre a quell'esordio davvero importante, non che ne ricordi io ruoli particolare slancio: forse il “Robin Hood” di Costneriano fascino? “Broken Arrow”? (ottimo action) o quel gangster movie con “Cristopher Walken” di cui mi sfugge il titolo? una particina nel sottovalutato “Bobby”... forse il giornalista troppo curioso di “Intervista col vampiro”? Si ecco, forse in quella particina minimale... sta il vino buono.
Ma ritrovarlo qui, dove recita digrignando i denti... che puntualmente si sbecca ad ogni ciucciata tracannata di whiskey, insomma, dai, davvero penoso.
Ed io sono uno che adora le Colt, gli spolverini lunghi, ed i cappelli a tesa larghissima.
E sì, ho inceduto nel guardarlo, ma speravo in qualcosa di meglio.
L'unica in grado di offrire qui, una recitazione degna di definizione è costei:
Il film, davvero mediocre, credo si ispiri, o almeno, ne segua un po’ i canoni tecnici principali, di quel capolavoro che commentavamo giusto l’altro giorno: “I cavalieri dalle lunghe ombre”, se non altro, in quanto ad atmosfera e pure l’ambientazione poco consueta, boschiva, alternando sparatorie, mai esagerate per altro – cosa che ho apprezzato – e momenti di calma o stasi, sceneggiati alla meno peggio.
Ma davvero, alla lunga, Cristian Slater risulta il peggiore dei fattori, specie in certi primi piani davvero dilettantistici.
E di certo la banalissima sceneggiatura non lo aiuta affatto. Ne lui, nel il resto del cast. Anzi...
L'ambientazione dicevo: i luoghi ombrosi, boschivi e rurali, poco western di sicuro (dovrebbe essere il Tennessee di Jesse James, ma sembrano i boschi del Wyoming). No, proprio non ci siamo, mancano i grandi spazi aperti tipici e desolati del genere.
Il colpo di scena finale da giusto una sveglia al soporifero andamento del film, ma appunto, siamo ormai in conclusione; senza voto, l'ormai bollito, il grande che fu Donald Sutherland, impegnato giusto in questo colpo di scena finale, poco più un cameo insomma.
Voto 5... ma giusto perché sono estimatore ed amante del genere.
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