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Ti sposo ma non troppo

Regia di Gabriele Pignotta vedi scheda film

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La recensione su Ti sposo ma non troppo

di mm40
3 stelle

Andrea e Carlotta, a un passo dal matrimonio, vivono storie clandestine in chat: nulla è però come sembra. Intanto Luca, fisioterapista, per un equivoco viene ritenuto uno psicologo da Andrea (omonima del precedente personaggio, ma femmina) ed è così bravo a improvvisarsi terapeuta da farla innamorare.

L’intreccio di due complicate storie d’amore, naturalmente entrambe destinate al lieto fine, è il fulcro di questa commedia leggerina leggerina, opera prima per Gabriele Pignotta, contemporaneamente autore del soggetto (un testo teatrale), della sceneggiatura, della regia e protagonista del film. Al netto delle buone intenzioni e della comprensibile inesperienza dell’esordiente, il lavoro mostra una discreta mole di pecche sia dal punto di vista della riuscita sullo schermo (non tutti gli interpreti sono al posto giusto, per dire) che da quello della scrittura, effettivamente un po’ troppo esile nei toni e scontata negli argomenti e nelle soluzioni. Vanessa Incontrada, Chiara Francini, Fabio Avaro e Michela Andreozzi completano la parte centrale del cast, con ruoli minori riservati anche a Paola Tiziana Cruciani, Paolo Triestino e Catherine Spaak. A conti fatti un prodotto adatto a un pubblico di tutte le età in cerca di generico svago, o meglio ancora di niente. 3/10.

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