Regia di Mario Caiano vedi scheda film
Benchè il titolo faccia pensare a un poliziottesco che racconta di rapine a mano armata,inseguimenti,e sparatorie in piena pubblica via,"...a tutte le auto della polizia" è invece un thriller che racconta dell'uccisione di una ragazza di "buona famiglia" ,ritrovata cadavere,dopo essere stata freddata con un colpo di pistola alla nuca,e gettata nelle acque di un fiume.Per due terzi,il film è un giallo abbastanza classico,a pedalata lenta,per tramutarsi nell'ultima parte in un prodotto che richiama da vicino le derivazioni,all'epoca molto di moda,degli imitatori di Dario Argento,con omicidi abbastanza violenti e un'accelerata ormai fuori luogo.Antonio Sabato,solitamente impegnato in titoli a base di mafia e delitti d'onore,è qui un investigatore che riesce a giungere alle giuste conclusioni solo dopo che la trama si è ingarbugliata notevolmente:poi c'è un commissario dall'aria pragmatica,interpretato da Enrico Maria Salerno,e un padre dai modi ambigui in cui dava il suo meglio Gabriele Ferzetti,e un pò di grazie esposte di alcune delle giovani interpreti in scena. Mario Caiano è quello che successivamente avrebbe diretto "La svastica nel ventre",e "Milano spara",e qui,naturalmente,non realizza granchè di meglio:si è visto di peggio,eccome,però è una pellicola perfettamente dimenticabile,appena appena diligente.
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