Regia di Mario Caiano vedi scheda film
"...a tutte le auto della polizia..." non è un poliziesco, con venature di giallo alla Dario Argento. Si resta un gradino sotto a film tipo "L'uccello dalle piume di cristallo" e "Profondo rosso", ma ben sopra alla medie del genere poliziottesco dell'epoca. Il cast è notevole (nomi come Ferzetti e Salerno parlano da soli, ma non sono male nemmeno Sabàto, Manni, la Paluzzi, Masè) e sa rendere credibile una vicenda nella quale si indulge un po' troppo a mostrare i corpi nudi delle ragazzine, in maniera non sempre funzionale (benché ci si trovi in mezzo a un traffico di baby prostitute) allo sviluppo della trama. In film come questo è importantissima la fotografia, che può fare la differenza tra un buon prodotto e un oggetto di puro consumo, e quella di Pier Luigi Santi è davvero buona. Uno dei personaggi più riusciti del film è Momolo, ristoratore e guardone di coppiette, che è il primo sospettato della morte della ragazzina, e non può far a meno di far venire a mente, benché in un contesto romano anziché toscano, la figura di Pacciani. Tra le comparse si notano una giovane Ida Di Benedetto nella parte di una tenutaria e Ilona Staller pre-porno nella parte della baby prostituta bionda. P.S. In quanto a pubblicità (poco) occulta siamo ancora dalle parti del J&B, del Fernet Branca, delle Marlboro a cui si aggiunge in questa pellicola l'esposizione dei ciclomotori Piaggio (se non mi sbaglio si tratta dei primi Ciao).
Scompare la figlia di un famoso chirurgo. Tutta la polizia romana è impegnata nelle ricerche, anche il commissario Solmi, infastidito dal fatto che se si fosse trattato di una ragazzina dei quartieri poveri tutta quella mobilitazione non ci sarebbe stata. Viene ritrovato il cadavere della ragazzina e le indagini si indirizzano subito su un anziano guardone...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta