Regia di Paul McGuigan vedi scheda film
Lo Sherlock innamorato.
L’episodio iniziale della seconda stagione televisiva di “Sherlock” inizia con questo “A Scandal in Belgravia”, libero adattamento del racconto “A scandal in Bohemia” edito nel 1892 da Conand Doyle nella raccolta “The adventures of Sherlock Holmes”. Adattamento molto libero, non tanto nella trama quanto nello svolgimento, che prosegue nell’opera di modernizzazione del personaggio felicemente inaugurata con i tre film precedenti.
Il personaggio rimane ispirato, la messa in scena stuzzicante (grazie anche agli ottimi caratteristi di contorno) ma si registra un sensibile calo di tono e di qualità sia dei dialoghi che delle situazioni mostrate. Che si ripetono apparentemente senza soluzione di continuità, spesso troppo patinate e con un inquietante apparentamento stilistico, in alcuni frangenti, con i frenetici (e spiacevoli) pessimi lavori di Guy Ritchie con protagonista il famoso detective inglese. Per fortuna tali squilibri vengono compensati da alcune sequenze da antologia, quali la lunga iniziale a fare da raccordo con l’epilogo dell’episodio precedente fino all’arrivo dei nostri a Buckingam Palace, con la sua spiccata verve da commedia, e la consueta ottima resa video “in sovrimpressione” delle brillanti deduzioni di Sherlock a contrappuntare felicemente il tutto.
Ci si impantana un po’ nel rapporto del nostro con la “femme fatale” coprotagonista dell’episodio, ma la ben calibrata coppia formata dal debordante Cumberbatch, gigione ed eccessivo come sempre, e dal suo contraltare “neutro”, interpretato dal consueto Martin Freeman, riescono a traghettare lo spettatore fuori dalle secche di un film non completamente convincente.
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