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Il segno di Venere

Regia di Dino Risi vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il segno di Venere

di zombi
10 stelle

la signora pina ad un certo punto facendo le carte a cesira, le dice che è nel pieno del segno di venere. un ottimo momento astrale, ma che dura si e no un mese e che quindi deve aiutare la fortuna, dandosi un pò di fare e senza star troppo a fare la schifiltosa... questo per le pene d'amore di cesira. per quanto riguarda me, il pubblico, sono sempre nella fortunata posizione astrale di venere tutte le volte che ho la brillante idea di guardarmi questo capolavoro di malinconica leggerezza pre boom. un ever green di puro "stato di grazia". una gioia per la mente che divaga, ma senza perdersi in svolazzi inutili. la protagonista, una mirabile franca valeri, bruttina più che mai e più che mai senza speranze e nell'eterna illusione di trovare un principe azzurro, trovandosi nella costante posizione di sentirsi inadeguata nei confronti di una società maschile che semplicemente non la considera. lei esiste solo se può essere utile, quando poi compare la sua possibile spalla di uscite, ma anche nemesi, cugina agnese, addirittura assume i connotati di una fastidiosa presenza. cugina che ha le fattezze di una super maggiorata sophia loren, defilata e rispettosissima della cugina. cesira, milanese doc, è giunta a roma e vive con gli zii. ha un lavoro ma è mal sopportata anche in famiglia in quanto sobillatrice della cugina con idee reazionarie e fanatiche tipiche del settentrione. emancipazione femminile in casa tirabassi è un concetto astruso anzichenò. incuriosita e indispettita dal matrimonio del dottore al piano inferiore, si chiude in bagno e sporgendosi per ficcanasare meglio, scivola giù e rimane appesa allo stendibiancheria. l'infausto incidente viene subito interpretato dagli zii come il gesto sconsiderato di una pazza, ma per cesira soccorsa proprio dal dottorino già in abito da cerimonia, è l'ennesima conferma di passare al livello etereo non appena si palesa la formosa parente. cesira è una sognatrice, un pò altezzosa coi suoi modi da settentrionale evoluta e snob, che vorrebbe ricevere le attenzioni dei galletti romani, ma che tiene lontani con una ritrosia che lei intende signorile e che viene frettolosamente liquidata per passare oltre. quindi alla fine si ritrova sempre sola e con crediti a fondo perduto. la pellicola, ormai commedia all'italiana, è abitata da caratteri incisivi ma non macchiettistici interpretati da signori dell'arte recitativa. se vittorio de sica è il sublime cantore della poesia slirata, interessato alla ricerca del mecenate(possibilmente donna)che gli consenta di condurre la vita degna di lui, alberto sordi è il solito piccolo truffatore, mammone ma con un tocco oscuro che non lo rende proprio del tutto subito riconoscibile. completano il cast di pezzi da 100, peppino de filippo fotografo infatuato della bella agnese, tina pica e virgilio riento impegnati in un bellissimo faccia a faccia a chi urla di più, raf vallone oggetto del contendere delle due cugine e lisa gennari nei panni di signora pina. finale sul bus del mattino che porta al lavoro, come sempre con gli occhi e la testa che sognano l'impossibile. GRANDE!!!!!!

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