Regia di Dino Risi vedi scheda film
Fine arte la commedia, ti permette di (provare a) capire un'epoca, i suoi pregi ed i suoi difetti, meglio di un trattato di sociologia; in questo caso la realtà messa in mostra è quella della fauna italica anni 50 alle prese con le (dolci ?) malie di Venere. Non escono bene, da questa simpatica analisi, soprattutto le varie tipologie di "maschio mediterraneo" rappresentate, cioè un fotografo attempato, un fannullone traffichino o, ancora peggio, un artistoide fallito ed approfittatore pronto a vendersi per una caciotta ed un tetto sulla testa (eramo tempi duri gli anni 50, altro che boom economico !) e tutti, invariabilmente, pronti a correre dietro alle (piacenti) sottane della procace Agnese ignorando la bruttina ma arguta Cesira.
Risi giostra bene gli attori e riduce al minimo i tempi morti della commedia, che si dipana con leggerezza e malinconica consapevolezza delle ipocrisie umane rappresentate, con dialoghi piacevoli e scorrevoli, a fronte di qualche personaggio inconcludente ai fini della storia (Sordi), qualche altro sottotono (la Loren) o sottoutilizzato (Tina Pica). La Valeri offre un'interpretazione sublime, con la sua recitazione parca e misurata ,contrapposta all'esuberanza (a volte sguaiata) degli altri protagonisti della pellicola.
Minimale.
Buona.
Fatalona.
Ottima.
Convincente.
Gigione.
Probo.
Simpatico.
Partenopea.
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