Regia di Dino Risi vedi scheda film
Intorno alle due cugine Cesira ed Agnese, l’una milanese e non bella, l’altra meridionale e spettacolosa, ronzano alcuni uomini più interessati alla seconda che alla prima: c’è un fotografo, collega della prima ed attratto dalla seconda; c’è un losco figurino di bassa schiatta che tenta di rifilare la propria auto a chicchessia; c’è uno spiantato e maturo sedicente poeta; c’è un bel pompiere di cui si invaghiscono entrambe. Lieta fine. Morale della favola: chi cerca incessantemente marito si ritroverà senza. È una garbata e deliziosa commedia dei sentimenti ben scritta, con arguzia e gradevolezza, da Ennio Flaiano, Cesare Zavattini, Edoardo Anton, Dino Risi e Franca Valeri, non del tutto ascrivibile al filone spensierato del neorealismo rosa (di cui Risi è maestro) perché porta già in sé i germi della commedia del decennio successivo (come Lo scapolo, Il bigamo, Il vedovo: commedie di una terra di mezzo tra la ricostruzione e la dissoluzione).
È, piuttosto, una simpatica commedia di costume, un intrattenimento pudico e vivace. Nel suo più bel ruolo sul grande schermo, la strepitosa Franca Valeri come zitella milanese, un ruolo quasi sopra le righe, si mangia senza mezzi termine la pur stupenda Sophia Loren, ancora immatura come attrice che riempie la casella della commedia romantica accanto all’elegante bellimbusto del proletariato Raf Vallone. Tra gli uomini, felici prove di uno straordinario e sfigatissimo Peppino De Filippo, di un irresistibile e maneggione Alberto Sordi e di uno spiritoso e vanesio Vittorio De Sica, a cui, Franca Valeri dixit, è addebitabile la direzione degli attori. C’è anche una squisita Tina Pica come zia brontolona, ovviamente. sopra le righe. Ottimo.
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