Regia di Harold Becker vedi scheda film
Thriller, eros, solitudine e un cast da ricordare. Il Frank Keller di Pacino è Vincent Hanna di 5 anni più giovane! 7 ESISTENZIALE
Buon thriller a sfondo erotico-romantico capace di cogliere non solo la componente 'suspense' del soggetto ma anche il 'pattern' esistenziale dove la solitudine del vivere moderno domina le azioni dei caratteri. Una solitudine irreversibile e invincibile rinchiusa in queste megalopoli, dove eremiti fra eremiti gli uomini razionalmente organizzati entrano in collisione fra di loro subendo il ricatto inevitabile degli istinti. Pacino-Barkin, che collisione! Ellen Barkin conferma e amplia il proprio sex-appeal e la capacità di approfondire i personaggi con quella vena 'looser' impagabile, come il grande Pacino in pieno recupero dopo i problemi degli 80's, impostando un personaggio dello sbirro testardo e turbato, quindi irremediabilmente solo... Il protagonista Frank Keller anticipa il Vincent Hanna di Heat (1995), 5 anni più giovane, con 2 matrimoni in meno e alcol al posto della cocaina! Evoluzione perfetta e geniale. Però affascinati da tale coppia d'assi non dobbiamo sottovalutare i ruoli secondari (Goodman, Rooker...) e la solida regia di Becker, consapevole di una sceneggiatura non finissima (il colpevole...) ma decisa impalcatura del vero target del film: l'atmosfera accerchiante dell'uomo solitario fra continui colpi di scena e precise sequenze d'alleggerimento.
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