Regia di Walter Grauman vedi scheda film
Una giovane giornalista, che si trova a passare alcuni giorni in un lussuoso enorme hotel americano, una notte assiste casualmente a un omicidio, mentre sta salendo con l’ascensore. Il mezzo meccanico si è fermato tra due piani e, attraverso la fessura della porta, la ragazza ha visto un uomo, insanguinato, che chiedeva aiuto mentre un misterioso assassino (del quale non si riusciva a scorgere il volto) lo finiva con una scure. La donna, denunciato quello che ha visto, non è creduta. Anche perché, oltre a non esserci il cadavere, il fatto sarebbe successo in un piano inesistente, il numero 13, che non figura sull’ascensore e non si trova in molti alberghi per motivi di superstizione (cosa autentica). La ragazza, iniziando le indagini, partendo dall’ufficio tecnico dov’è indicata la planimetria del locale, scopre che…
Interessante e misconosciuto thriller, è diretto da un veterano della tv, che qua da vita a quanto imparato lavorando sul set della celebre serie AI CONFINI DELLA REALTA’. Rivelare più particolari sulla trama sarebbe peccato (e già la scheda di Film Tv spoilerizza quasi tutto!), anche se, molto prima di arrivare alla fine del film, le sorprese si susseguono inarrestabili finendo però per rendere prevedibile il finale (che però riesce a regalarci ancora una piccola sorpresa) e questo è il difetto più grande (anzi, forse l’unico!) di un film molto bello che ricorda anche certa impronta del cinema del miglior Pupi Avati.
E’ arrivato in home video, in Italia, all’inizio degli anni ’90, col titolo 13° PIANO: FERMATA PER L’INFERNO, per l’etichetta Cic Video.
E’ uno di quei titoli, ingiustamente finiti nel dimenticatoio, che consiglio vivamente agli amanti del brivido.
Giudizio: 4 stellette e 1/2
Da recuperare!
Piuttosto originale!
Sarebbe da rivedere, in parte, la sceneggiatura che, toglie e regala, sorprese in continuazione...
Una regia televisiva migliore di molte regie cinematografiche!!!
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta