Regia di Prachya Pinkaew vedi scheda film
Discreto ritorno in patria del regista Prachya Pinkaew, dopo la trasferita americana con l'ELEPHANT WHITE del medesimo anno intepretato da Dijimon Hounsou. Qui il cineasta thailandese torna allo stile estremo del primo ONG BAK, concentrandosi intermanete sulla massima spettacolarizzazione delle sequenze d'azione abbinate a qualche tinta umoristica con un risultato di sicura efficacia. La storia vede la coppia Num e Mija, tra loro sposati, trasferirsi in Thailandia assieme ai tre figli Teyang, Taemi e il piccolo Typhoon per aprire una scuola di Taekwondo ed esibirsi in manifestazioni teatrali. I 5 sono infatti tutti abili esperti di arti marziali, ai quali si aggiungono le due nipoti del fratello di Num anch'esse esperte combattenti. I membri della famiglia diventano una sorta di eroi nazionali quando sventano il furto di una preziosa reliqua, dal valore di 30 milioni di dollari, nel mirino di una banda della criminalità organizzata. Mentre si susseguono varie vicende tra i parenti protagonisti, il capo di quella banda fa rapire Typhoon dai suoi scagnozzi. Per salvare la vita al figlio minore, i famigliari si vedono così costretti a rapire loro stessi la reliqua per poi consegnarla ai malviventi... Titolo molto valido e coinvolgente, che riconferma la migliore tradizione del regista e dell'inmancabile coereogrado delle arti marziali Panna Rittikrai. Sebbene il cast sia piuttosto scarso e la storia non troppo interessante malgrado qualche tentativo di sottotrama, l'elaborazione delle seqeuenze di combattimento e le abilità di alcuni dei protagonisti pongono in ombra ogni difetto. Ovviamente resta sempre notevole la Jejaa Yanin di CHOCOLATE e RANGING PHOENIX, ma soprattutto qui si rivela ottimo il giovane Tae-Joo Na in un susseguiri infinito di piroette e salti mortali. Indovinate poi le idee escogitate per arricchire i continui momenti movimentati e l'introduzione di diversi elementi come le pale di ventilazione o gli alligatori, caratteristiche in cui Rittikrai si mostra spesso difficilmente superabile. Non eccelso nella realizzazione, ma delle arti marziali così ben estetizzate e i diversi siparietti comici banali ma non troppo sgradevoli richiamano alla memoria i migliori titoli con Jackie Chan tipo FERALESS HYENA o SNAKE IN THE EAGLE'S SHADOW. Se si sono graditi i precedenti lavori del regista è di certo da non perdere.
Ottima
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