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La guerriglia delle studentesse

Regia di Masao Adachi vedi scheda film

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La recensione su La guerriglia delle studentesse

di Baliverna
2 stelle

Ho voluto vederlo per vedere a quale grado di follia potessero arrivare certi gruppuscoli ribelli del '68, e da questo punto di vista sono stato accontentato. Si vede infatti un gruppo di liceali che si barricano armati sulle montagne per ribellarsi alla scuola e agli insegnanti, ma hanno in merito alle motivazioni idee molto vaghe ("Non mi ricordo più il motivo per cui sono venuto qui", dice uno di loro). Ma dal punto di vista di vedermi un bel film, questo sicuramente no. La pellicola è una sfilza di sequenze di sesso e violenza (contemporanei o alternati), e di altre sgradevolezze, come il soldato folle o gli stessi personaggi assolutamente antipatici: le ragazze sono maligne e saccenti, e tirano in continuazione calci nei testicoli; i ragazzi sono poco più che animali, qualunquisti e prepotenti.
La conduzione cinematografica e lo stile del regista mi sembrano buttati lì e non interessanti.
Un altro problema non da poco è stabilire se questi esalti o denigri le gesta di quel manipolo di giovani agitati. E il fatto che ciò sia un problema la dice lunga sulla chiarezza dei contenuti e del linguaggio. Io credo che valga la prima alternativa, solo che allora mi domando se quelle nefandezze abbiano ai suoi occhi qualcosa di nobile o di rispettabile, per quanto io possa non condividerle. Prima di lasciare la postazione, infatti, i protagonisti si abbandonano alla violenza sessuale e a quella semplice di picchiarsi tra loro per futili motivi. Sono dei grandi rivoluzionari? No, sono solo degli sbandati penosi e ripugnnati, anche se tuttavia dicono di aver "ottenuto una piccola vittoria". Ma quale? Il loro obiettivo è la ribellione fine a se stessa, e la distruzione di tutto quanto è stato fino ad allora, senza avere un'idea se non molto vaga di quello che vogliono costruire dopo, o anche solo ottenere nell'immediato con la ribellione al preside e agli insegnanti. La loro liberazione si riduce ad un abbandonarsi a tutti gli impulsi, anche i più bassi, trasformandosi così in peggio di animali. Che bell'uomo nuovo che sognano.
E' una versione originale con sottotitoli, dove questi ultimi sono evidentemente tradotti (male) dall'inglese (come si può arguire dai numerosi calchi).

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