Regia di Eduardo Rodriguez vedi scheda film
Secondo remake dell'Ammazzavampiri di Holland, già oggetto di remake due anni prima con "Fright Night - Il vampiro della porta accanto". Il titolo è forviante, "Fright Night 2 - New Blood" non è un sequel di Fright Night né a un remake di Ammazzavampiri 2. Confusi? Al di là dei titoli casinisti siamo di fronte a un film interessante.
Per la trama vi rimando a quella di filmTV che è accurata, io vi lascio solo la mia opinione sulla riuscita del film.
Siamo di fronte a un prodotto strano, che puzza spesso di amatorialità, ma sinceramente a me è piaciuto. In particolare mi è piaciuta l'ambientazione, nata si dice per questioni di budget ma sfruttata a piene mani.
E' piacevolmente morboso anche quel senso di voyeurismo che permea tutta la prima parte: tutte le scene di sesso/morte a cui Charly assiste inorridito e eccitato, inorridito di essere eccitato; sempre raggomitolato nel peggiore dei nascondigli possibili, completamente in attesa di essere scoperto.
Scene che iniziano nel dubbio di un occhio che non crede a quello che vede e cerca di dargli un senso e sfociano con una rapida escalation in un bagno di sangue, letteralmente.
Intendiamoci: è tutto piuttosto puerile per chi è smaliziato nel genere ma è comunque sufficiente a trasmettere l'idea.
Molto elegante a modo suo la scena di pseudo-sesso con l'ombra del vampiro che introduce il bagnetto di Elizabeth Bathory (la bella Jerry Dandrige antagonista del film).
Un po' deludente la seconda parte, quella d'azione, che pur mantenendo una buona regia perde la lucidità iniziale per ritrovarla solo temporaneamente nella scena delle catacombe.
Qualche altra idea interessante qua e là.
Ma un inutile Peter Vincent in versione nano da giardino, uno dei decessi più "frigidi" della storia del cinema (dovrebbe essere il clou del dramma ma non trasmette davvero nulla, neppure la noia) e una fastidiosissima ossessione a spiegare ogni dettaglio rovinano lo sforzo finale.
Sarebbe bastato qualche colpo di forbice qua e là per migliorare notevolmente il risultato. Del resto la tendenza ad essere inutilmente prolissi è il must have del nostro decennio che assilla anche produzione hollywoodiane ben più nobili.
Bellissime le musiche, completamente da eliminare i gridolini insopportabili che i protagonisti fanno in continuazione (no, sul serio, non prendono mai fiato) mentre vengono inseguiti.
Da vedere? Come ho detto a me il film è piaciuto ma siamo comunque nel campo della mediocrità. Se siete selettivi nella visione dei film saltatelo, se invece, come me, vedete tonnellate di film e avete voglia di una variazione sul tema, questo potrebbe intrattenervi. Scordatevi però l'umorismo del capolavoro di Holland, qui l'orrore funziona abbastanza ma la commedia non è pervenuta.
Nota: gli effetti speciali sono abbastanza tristi e questo è un vero peccato perché questo film in sé è molto fisico: la morte qui è sempre un atto rude, improvviso e viscido di sangue come nella migliore tradizione horror anni 80; una cosa che nell'horror moderno mi manca moltissimo! Questo sarebbe un grande pregio se ben realizzato ma si va a perdere perché vengono messe in scena vasche di tavernello e allo spettatore l'onere di immaginare sia sangue.
Nota 2: qualche purista inorridirà ma, a mio avviso, trasforma Ore di Orrore in un real show sullo stile di Ghost Hunters è geniale. Dubito sinceramente che il pubblico moderno abbia familiarità col concetto di contenitore cinematografico, lasciare invariato il tipo di programma sarebbe stato anacronistico. E sicuramente è un'idea megliore di Peter Vincent Mago da Cabaret (parlo di "Fright Night - Vampiro della porta accanto").
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