Regia di Lamberto Bava vedi scheda film
Una banda di rapinatori irrompe nottetempo in una villa; legati e imbavagliati i padroni di casa, uno dei ladri ne approfitta per stuprare la donna. Ma il custode riesce a colpirlo alla testa proprio durante la violenza, cosicchè i compagni fanno salire in auto frettolosamente il ferito e fuggono, per abbandonarlo nella boscaglia poco distante, credendolo ormai spacciato. Invece l'uomo si salva e torna a compiere vendetta.
Uno dei quattro film televisivi, sponda Fininvest/Mediaset, che Lamberto Bava girò alla fine degli anni Ottanta per un ciclo thriller. Giudicato - pare - troppo violento, il poker di lavori rimase inedito per una decina di anni circa, questo episodio in particolare anche qualcosa di più; in realtà data la qualità non eccelsa del materiale, rimane il dubbio che i dirigenti tv non l'avessero ritenuto all'altezza delle loro aspettative e l'avessero scartato a prescindere dai contenuti più o meno scabrosi. Il sangue e la violenza comunque qui non mancano, anche se la tensione procede ondeggiando e la storia non colpisce per originalità o grandi colpi di scena; e dire che la sceneggiatura di Gianfranco Clerici elabora un racconto di nientemeno che Giorgio Scerbanenco, dal titolo Il Centodelitti. Martine Brochard, Keith Van Hoven, Lino Salemme, Peter Pitsch, Igor Zalewsky: il cast non è incoraggiante; musiche 'di maniera' di Simon Boswell e un giovane Ferzan Ozpetek accreditato in qualità di assistente alla regia. Nonostante Lamberto Bava abbia impressionato poco nei suoi lavori per il piccolo schermo fino a questo punto della sua carriera, la svolta (cioè il successo popolare) gli giungerà molto presto proprio da lì, con la serie fantastica di Fantaghirò (1991 e anni seguenti). 2,5/10.
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