Regia di Willy S. Regan (Sergio Garrone) vedi scheda film
Johnny, incastrato da alcuni banditi, trova rifugio presso i McGowan, della cui figlia Sally si innamora ricambiato. Molto presto però verranno tutti sterminati da un raid punitivo, eccetto proprio Johnny e Sally: comincia la sanguinosa vendetta.
L'esordio registico di Sergio Garrone, fratello meno noto del caratterista Riccardo, è nel segno dello spaghetti western, genere per il quale aveva già sfornato un paio di sceneggiature. Anche qui Sergio scrive (con la complicità di Franco Cobianchi), mentre Riccardo recita: suo è infatti il ruolo di protagonista, mentre al suo fianco possiamo trovare una serie di volti tipici del cinema di genere nostrano di quegli anni: Ivan Rassimov, Ken Wood (all'anagrafe Giovanni Cianfriglia), Tom Felleghy e lo stesso Cobianchi, giunto qui ormai al termine di una carriera non esattamente popolare. Per Isabella Savona, la co-protagonista, si tratta invece dell'esordio sul set, ma non durerà molto: si ritirerà infatti dalle scene solo qualche anno più tardi, dopo una manciata di particine in filmetti altrettanto ininfluenti. Siamo in piena serie B: pochi soldi a disposizione, ma certo molti più delle idee; dopo un inizio promettente, la pellicola si appiattisce sulla solita, vecchia storia di vendetta - a tal proposito si ricordi che lo spaghetti western nel 1967 conta già decine e decine di titoli, tutti molto simili fra loro. Come eroe 'macho' Riccardo Garrone si difende, ma non è del tutto a suo agio; molto meglio lo si era sempre visto in parti leggere, brillanti o decisamente comiche. Al botteghino, in ogni caso, non dev'essere andata malaccio: Sergio Garrone dirigerà nei prossimi anni una salva di spaghetti western in rapida sequenza, attestandosi costantemente a questi livelli. 2,5/10.
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