Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Uno dei prodotti migliori scritti addosso ed affidati alla coppia Gigi e Andrea: meno volgarità del solito e meno allusioni sessuali (seppure comunque non pochissime) degli usuali standard del duo bolognese, per una storia abbastanza movimentata e in cui le gag non mancano (la zia superreligiosa, interpretata da Nanda Primavera, è una macchietta gustosa, per esempio). Patrizia Pellegrino, che purtroppo non sa recitare, è la bella presenza femminile della pellicola, mentre Gegia fa il suo contraltare nei panni della classica ragazza svitata; nel cast in parti minori ci sono anche Salvatore Baccaro, Franco Javarone e Gordon Michell, protagonista di vari peplum nei primi '60. Se tutto va bene siamo rovinati, con una sceneggiatura scritta dal regista insieme a Massimo Franciosa e Gianni Manganelli (autore anche del soggetto), è il secondo dei 4 film in 4 anni girati da Sergio Martino con protagonisti Gigi e Andrea: Acapulco era stato il primo e seguiranno le due storie calcistiche di Un allenatore nel pallone e di Mezzo destro mezzo sinistro. Fondamentalmente, nonostante qualche sbavatura qua e là, è una commediola inoffensiva e costruita dignitosamente, puntando ovviamente tutto sulla verve del duo al centro del lavoro. Musiche allegrotte di Fabio Frizzi. 4/10.
Due malati di mente appena dimessi dal manicomio vanno a vivere presso la vecchia zia bigotta di uno dei due; trovano lavoro come addetti alla raccolta di urina di donne incinte e conoscono una bella ragazza che li strega entrambi. Ma la ragazza è coinvolta in un giro di malavita...
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