Regia di Wim Wenders vedi scheda film
Un uomo infelice tenta il suicidio. Dopo un periodo di ospedalizzazione, ritorna a casa dalla sua donna, Sara, con la quale ha una relazione conflittuale che ben presto finisce.
Quell’uomo è Tomas Eldan, un noto scrittore di romanzi. Passano gli anni, i suoi libri ottengono successo e lui diventa famoso. Si accompagna a un’editrice che ha una figlia alla quale fa da padre amorevole.
Una vita apparentemente serena, ma il dolore per aver ucciso un bambino in un incidente stradale, molti anni prima, continua a divorarlo.
Un giorno riceve una lettera da un giovane che chiede di poterlo incontrare. Costui è Christopher, il fratello del bambino morto in quel tragico incidente.
Tomas è titubante, non può nello stato in cui si trova, subire “scosse emotive”. Alla fine, però, decide di incontrare il giovane. Sarà questo incontro a dare una svolta alla vita tormentata dello scrittore.
Il regista tedesco Wim Wenders racconta la crisi esistenziale di un romanziere americano. Dal difficile rapporto con la sua fidanzata che non riesce a comprendere i suoi stati d’animo, alla relazione pseudo serena con la nuova compagna e la figlia, e infine al legame mistico con la mamma del bambino morto nell’incidente.
Una pellicola ben confezionata ai confini delle pieghe dell’anima dove la necessità del perdono diventa fondamentale per pacificare i sensi di colpa e il dolore.
Figlia d’arte, Charlotte Gainsbourg dà prova di essere maturata anche come attrice. Un grande James Franco contribuisce a dare valore al film.
Buone la fotografia e la scenografia
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