Regia di Patrick Hughes vedi scheda film
"Gli archetipi da cinema action e company", ovvero L'allegra corazzata dei "coatti" capeggiata dal sempre piu' incerato Stallone,"The expendebles 3" è cosi' prendere o lasciare...... una saga dal sapore tamarro,dal respiro vagamente kitsch e sardonico nello "scimiottare" la gloriosa stagione degli action movies "80's".
Come in un allegra rimpatriata d'incanutiti e panzuti ex "guerrieri",il massiccio Sly si concede il lusso di riunire un manipolo di vecchie (e anche neo) glorie d'un cinema terribilmente "americano",adrenalinico e baldanzoso nell'incedere, sicuramente godibile e forte nell'articolazione delle scene.
Questa volta il mitico Sly ci butta da subito nell'azione dura e maschia,l'incipit mostra difatti la liberazione di un mercenario "Doc",un Wesley Snipes rinvigorito per l'occasione e tornato a recitare dopo tre anni di carcere per evasione fiscale.La battuta autoironica pronunciata da Snipes che rimanda alla sua vicenda personale è la punta dell'iceberg d'un film tutto sommato onesto,senza grosse pretese se non quelle di farci rivivere le adrenaline d'un cinema molto fisico nell'impatto.
Il resto lo fanno il susseguirsi di sparatorie,pirotecniche coltellate e bombe devastanti, il tutto si svolge nelle aree piu' depredate dell'Europa dell'Est (Romania e Armenia),compito di Sly e soci è consegnare alla C.I.A. (e poi al tribunale dell'Aia) il diabolico Stonebanks,ex mercenario ora trafficante d'armi,(nonchè ex compagno di Stallone)interpretato da un Mel Gibson gigione e malefico che a conti fatti risulta in ottima forma.
E' proprio la presenza di una "star" passata dall'action come Gibson (la serie Arma letale) uno dei "non plus ultra" di un film godereccio negl'intenti,che tuttavia si dilunga un po come manifesto cinefilo per una schiera di cultori e appassionati "Doc".Una "cinefilia" ipermuscolare che vive sopratutto nella presenza di (ex) eroi prima scolpiti e ora appanzati come uno Schwarzenegger in gita premio nelle lande rumene.Ma non vi è solo Schwarzy,Stallone si prende il lusso di riunire un eterogenea brigata che passa dal dirigente C.I.A Drummer,interpretato dal nonnetto Harrison Ford con l'aggiunta del sorprendente e simpaticissimo personaggio "latinos" di Antonio Banderas.
I mercenari si presentano dunque come un coacervo appassionato e "indipendente" di figure iperboliche e stilizzate secondo un dogma che fa dell'azione fibrillinica il suo mantra.Merito sopratutto di un cast di ex zibaldoni dell'azione come Schwarzy,Gibson e lo stesso Stallone che in questa occasione arruola un gruppo di "giovani reclute" che annovera il muscolare ex marines Kellan Lutz e la "quota rosa" Ronda Rousey,tosta e ferrigna quanto un Chuck Norris d'annata.
Ovviamente non mancano gli onnipresenti e mai domi Jason Statham,Dolph Lundgren,Randy Couture e Jet Li,ipercinetici piu' che mai, con alcuni (vedi Lundgren) che nonostante rughe che avanzano ed eta' muscolare pensionabile sono li a spaccarsi di legnate e ferro,rimanendone tuttavia integri.Chiaramente da film cosi' non ci si attende il fine risultato o "l'intelligenza emotiva",in "The expandebles 3 " si assiste a una prima parte (la ricerca delle reclute) che nonostante le trovate simpatiche risulta a tratti stucchevole nell'indugiare su un (auto) ironia troppo facilona.
Tuttavia si tratta di pecche trascurabili dovute senz'altro ad un esigenza registico/attoriale di vendere il film al grande pubblico,tralasciando aspetti che in queste storie risulterebbero troppo crude per un pubblico di minori.Bisogna dare atto a Stallone e C. di aver confenzionato un prodotto autoironico,che pur nelle concessioni violente non si prende mai troppo sul serio,redigendo e rinnovando un filone cinematografico che grazie alla caparbieta' di attori noti,star redivive e muscoli in naftalina (ed emergenti) non riuscira' mai a tramontare.........
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