Regia di Brett Ratner vedi scheda film
La scelta del protagonista di un film non avviene mai per caso. Non fa eccezione il caso di “Hercules – Il guerriero”, in cui la scelta di Dwayne “The rock” Johnson non è soltanto dettata da un’evidente aderenza fisica dell’attore col personaggio, ma la dice lunga sul taglio che si è inteso dare a questa (re)interpretazione del mitologico semideo ateniese. Un approccio cool, fondato sugli effetti speciali (come è normale che fosse), ma soprattutto un prodotto condizionato tremendamente da peplum e fantasy degli ultimi anni (generi di cui il film risulta un perfetto mix). Da “300” a “Il gladiatore”, la regia di Brett Ratner (anche co-produttore) cita e scopiazza, reinterpreta e abbozza, infischiandosene del valore filologico di un’opera che, pur essendo di puro intrattenimento, non può prescindere da alcuni canoni come l’aderenza storica.
A dispetto del titolo, questo film, tratto dalla graphic novel “La guerra di Tracia”, risente effettivamente e con evidenza dell’episodio della guerra tra Reso e Re Cotys, relegando a meri flashback e sequenze oniriche la storia del protagonista, le cui vicende sono sovrastate dalle perfide strategie di quelli che sulla carta dovrebbero essere co-protagonisti.
Presenze femminili degne di tal nome: Irina Shayk, Rebecca Ferguson e Ingrid Bolso Berdal (oltre ad un rabbrividente cameo della modella polacca Karolina Szymcak nel ruolo della madre di Ercole) e la giusta punta di ironia sono i meriti di una pellicola che, pur non dispiacendo, risulta comunque piena di difetti.
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