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Interstellar

Regia di Christopher Nolan vedi scheda film

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La recensione su Interstellar

di CineNihilist
9 stelle

La fantascienza ha affascinato da sempre numerosi registi per tutta la Storia del Cinema, tant’è che anche quelli più indirizzati su altre tipologie di genere, son poi capitati a dirigere almeno un film fantascientifico.
Questo perché sin da piccoli e da ragazzi affascinati dalla controparte letteraria e cinematografica del loro passato, ma soprattutto attratti per le incredibili potenzialità creative del genere che ha la capacità di creare storie fantastiche e lontane dal nostro spazio-tempo, ma in realtà molto vicine e realiste nel riflettere la condizione intrinseca della natura umana.

 

Christopher Nolan, Matthew McConaughey

Interstellar (2014): Christopher Nolan, Matthew McConaughey

 

Nella lista dei numerosi registi che hanno sperimentato la fantascienza, Nolan vi si è voluto inserire dopo il clamoroso successo del “Cavaliere Oscuro – Il ritorno” insieme a suo fratello nella scrittura del suo Interstellar, cercando però per il suo nuovo film fantascientifico un taglio più realistico ed antropocentrico basandosi sulle più accertate e note teorie scientifiche del nostro tempo per realizzare la sua catartica epopea spaziale al cui centro ci sarà solo ed esclusivamente l’essere umano. Con tutte le sue imperfezioni. Con tutti i suoi sentimenti. Con tutta la sua anima. 

 

Christopher Nolan, Matthew McConaughey

Interstellar (2014): Christopher Nolan, Matthew McConaughey

 

Il lungometraggio narra il tragico destino del pianeta Terra nel XXI secolo sull’orlo di una carestia globale a causa di una “piaga” che si nutre dell’azoto atmosferico consumando quantità notevoli di ossigeno, provocando anche notevoli tempeste di sabbia che accelerano una desertificazione devastante per i campi coltivati. In questa crisi planetaria, la quasi totalità del genere umano è rassegnata a diventare una massa di agricoltori per sopravvivere all’inevitabile estinzione, evitando di conseguenza qualsiasi spreco di denaro in avventure spaziali per trovare nuovi pianeti abitabili e creando una sorta di disinformazione globale per disincentivare i giovani ad imbarcarsi in carriere improduttive in una società pragmatica e rassegnata.
Nella disperazione generale, Joseph Cooper, ex ingegnere e pilota della NASA ora agricoltorenon si vuole far abbattere dai tempi duri che corrono, insegnando dunque a sua figlia ad amare la Scienza stimolando sempre la curiosità verso il mondo che la circonda per non disilluderla già nella sua fanciullezza sulla cruda realtà che dovrà affrontare da grande, infondendole quindi speranza determinazione verso il futuro.
Un giorno durante le solite esercitazioni per ripararsi dalle tempeste di sabbia ormai tossiche, Cooper scopre nella stanza della figlia Murph che è presente un’anomalia gravitazionale che forma delle strane strisce di sabbia riconducibili al linguaggio binario. Una volta decifrato “il messaggio in codice”, l’ex ingegnere spaziale scopre che sono delle coordinate geografiche che lo portano in luogo sperduto nel deserto, dove viene assalito e poi portato di nascosto in una base segreta che si scopre successivamente essere la sede della stessa NASA per cui ha lavorato per tanti anni. La segretezza della loro ubicazione è dovuta a causa dello scioglimento dell’agenzia governativa aerospaziale dopo l’affermarsi della crisi planetaria che non permetteva più di spendere ingenti capitali verso nuove esplorazioni spaziali.
L’ex professore di Cooper John Brand spiega che la loro attività segreta ha il fine ultimo di salvare la razza umana “trasportandola” verso un nuovo pianeta abitabile grazie ad un cunicolo spazio-temporale detto “wormhole” formatosi vicino a Saturno che permette di viaggiare in poco tempo verso una nuova galassia. Questa anomalia spaziale secondo gli esperti della NASA è stata creata da degli esseri superiori penta dimensionali che trascendono le leggi classiche dello spazio-tempo, dando quindi la possibilità agli esseri umani di esplorare nuovi pianeti potenzialmente abitabili.
Per la riuscita di questo ultimo tentativo disperato per salvare dall’estinzione l’intera razza umana, John Brand chiede quindi a Cooper di partecipare ad una missione spaziale guidando l’Endurance, un’astronave creata appositamente per le esplorazioni spaziali che ha il compito di recuperare gli altri astronauti inviati a “colonizzare” i nuovi pianeti della nuova galassia oltre il wormhole per poi ritornare sulla Terra coi nuovi dati acquisiti da quest’ultimi.
Cooper sentendosi in dovere di salvare l’umanità, accetta la missione da pioniere abbandonando di fatto il ruolo di padre lasciando la sua famiglia in balia delle disgrazie del pianeta Terra, ma promettendo che un giorno ritornerà a casa per poter riabbracciare i suoi figli e portarli verso la nuova “casa” oltre il sistema solare, affidandosi anche agli studi del suo ex professore che per il suo arrivo avrà risolto la “teoria del tutto”, ovvero uno studio ormai decennale capace di risolvere qualsiasi fenomeno fisico conosciuto dall’essere umano tra cui quello di controllare la gravità.
Dopo il doloroso addio soprattutto a sua figlia che lo odierà per questa sua drastica scelta, Cooper si imbarca con un esiguo equipaggio di astronauti sull’Endurance per compiere il viaggio interstellare che dovrà salvare una volta per tutte il destino dell’umanità e quindi anche quello della sua famiglia.

 

scena

Interstellar (2014): scena

scena

Interstellar (2014): scena

Mackenzie Foy, Matthew McConaughey

Interstellar (2014): Mackenzie Foy, Matthew McConaughey

Michael Caine

Interstellar (2014): Michael Caine

Matthew McConaughey, Mackenzie Foy

Interstellar (2014): Matthew McConaughey, Mackenzie Foy

Matthew McConaughey, Anne Hathaway, David Gyasi

Interstellar (2014): Matthew McConaughey, Anne Hathaway, David Gyasi

 

Sarà perché ho un debole per la fantascienza, sarà perché spesso seguo più il cuore che la ragione, sarà perché mi son fatto stregare dalla magnificenza dello Spazio, sarà perché mi sono abbandonato completamente alle emozioni, ma Interstellar rappresenta a mio avviso una delle summe della fantascienza adulta degli anni 2000 che conferma l’incredibile versatilità di Christopher Nolan che qui firma una delle sue opere migliori.
Insieme al fratello Jonathan infatti, decide di imbarcarsi in questa epopea spaziale dove il suo impianto realistico e dunque antropocentrico risulta magnetico nel catturare l’attenzione dello spettatore che si vede sin dalla prima inquadratura catapultato in questa apocalisse terrestre che non può che colpirlo nell’emotività vista la verosimiglianza delle vicende alla nostra realtà.
A differenza di Inception infatti, in Interstellar il regista britannico riesce perfettamente a bilanciare sia una storia sentimentale sia un discorso più stratificato ed approfondito sulla natura umana, che grazie ad un ottimo montaggio alternato riesce ad esplicare tutte le contraddizioni e le imperfezioni dell’uomo di fronte all’ignoto dello Spazio e alla catastrofe planetaria. 
La commistione di questi due aspetti fondamentali riesce quindi a trovare un giusto equilibrio nel trasmettere la giusta empatia con il grande pubblico per dirigerlo verso discorsi teorici scientifici abbastanza complessi che per alcuni potrebbero risultare dei banali spiegoni, ma che invece rientrano nella grande logica che il regista britannico aveva in mente per il suo Interstellar, ovvero un’interpretazione più realistica del genere fantascientifico per mostrare che è possibile conferire alla razionalità scientifica anche una emblematica spiritualità che poi sarà il fulcro fondamentale per comprendere l’irrazionalità intrinseca dell’uomo.

 

scena

Interstellar (2014): scena

scena

Interstellar (2014): scena

scena

Interstellar (2014): scena

Anne Hathaway

Interstellar (2014): Anne Hathaway

 

L’odissea spaziale che viene avviata dopo un lungo, catartico e terrestre primo atto, acquisisce così un’aura epica e tremendamente sfaccettata nella sua lunga esplorazione spaziale in cui Nolan mette a nudo tutte le fragilità dell’uomo che alla deriva della sua esistenza, sarà mosso dai suoi istinti più primordiali come nel caso dell’astronauta Mann, emblema dell’individualismo “illuminato” pronto a sacrificare con cinismo l’intera razza umana per raggiungere un “bene superiore”.
La razionalità scientifica che schiaccia il sentimentalismo in favore del puro calcolo algoritmico è dunque una costante nella titanica impresa lasciata in mano a Cooper e al suo equipaggio, dove gli errori saranno figli delle emozioni e le bugie frutto di disillusioni, quest’ultime alimentate da una sfiducia pragmatica che pone gli stessi innovatori (gli speranzosi pionieri della NASA) sullo stesso piano dei conservatori (le élites della Terra improntate su una post-verità in cui sarà l’agricoltura a salvare il mondo).
Lo scontro ideologico tra innovazione e conservazione della società è un tema molto importante che Nolan riesce a sviscerare egregiamente in un contesto apparentemente spaziale, ma che in realtà riflette perfettamente il pianeta Terra dove da sempre si scontrano queste due visioni del mondo che hanno poi segnato il retaggio dell’umanità.
Cooper incarna in questa eterna lotta dove sembra prevalere la conservazione anche nella stessa innovazione, il lato più altruistico e spirituale degli innovatori destinati ad alzare la testa anche nei momenti di più assoluta disperazione, in cui la chiave risolutiva per evitare l’annichilimento esistenziale risiede nella propensione verso l’impossibile e l’irrazionalità, avendo però sempre a mente i valori per cui lottare.

 

Blu-Ray Review | Interstellar (Ultra HD 4K Blu-ray) | Blu-ray Authority

Matt Damon Interstellar - YouTube

In Interstellar, at the start of the film the teachers say they teach that  the moon landing was faked. This allows the government to give tax money to  NASA to fund the

Interstellar - E quindi uscimmo a riveder le stelle

 

Questa incredibile tenacia che rappresenta un vero e proprio inno verso l’evoluzione, l’esplorazione e la libertà di abbattere ogni catena che lo spazio-tempo sembra imporre al genere umano, trova il suo più grande fulcro nell’amore paterno di Cooper verso sua figlia Murph, elemento emozionale e drammaturgico fondamentale per risolvere l’eterna maledizione “divina” che sembra condannare la missione spaziale verso lo sbaraglio.
La tematica nolaniana della genitorialità problematica ritorna nuovamente, e questa volta in veste maggiore per sottolineare nuovamente come la costante ricerca della perfezione dell’essere umano attraverso formule scientifico matematiche non sia la sola risposta per risolvere dubbi amletici materialmente impossibili da soddisfare col puro raziocinio. 
Il legame paterno reciso in favore della scienza, ma non senza lasciare una forte impronta sentimentale ad entrambi i poli ovvero padre e figlia (di fatto figli della scienza, promotori dell’impossibile e base per una futura innovazione), costituisce incredibilmente la variabile irrazionale fondamentale per ultimare lo schema finale della “teoria del tutto”, dove in una sequenza magnifica nel tesserato all’interno del buco nero Gargantua, padre e figlia riescono a comunicare in una quinta dimensione dove lo spazio-tempo non segue più nessuna regola a noi conosciuta se non quella dell’indissolubile amore, quest’ultimo il collante paradossale per salvare l’intera razza umana.

 

I 'ship' Brand and Cooper – Quantifiable Connection

Interstellar (2014)

Interstellar: ecco come è stata realizzata la sequenza del Tesseract |  Cinema - BadTaste.it

Astronoetic Cinema: Interstellar (2014) — The Vault of Culture

 

L’universo che connette la quintessenza di ognuno di noi, l’amore come capacità universale per trascendere lo spazio-tempo, un legame famigliare che permette al genere umano di sopravvivere nello spazio profondo, la scienza che si piega all’irrazionalità del sentimento e lo spirito della scienza che acquisisce potenza espressiva grazie alla Settima Arte, l’antropocentrismo nolaniano che asciuga la fantascienza per rendere credibile e vicina un’epopea che entra di diritto tra le migliori opere Sci-Fi del XXI secolo coniugando egregiamente l’intelletto con l’intrattenimento e connettendo le masse popolari con l’illimitata fantasia del genere fantascientifico.

 

Interstellar costituisce dunque un grandissima opera fantascientifica, seppur non priva di difetti come il presunto “genio nolaniano”, grazie ad una centratura tra sentimento e intelletto funzionale per quello che vuole essere: un raffinato blockbuster d’autore per le masse. 

 

There's No Way You Loved the New Star Wars Trailer as Much as Matthew ... -  POPSUGAR - Matthew McConaughey news - NewsLocker

Tenet's Release Date Forgets the Lessons of Christopher Nolan's Interstellar  | Den of Geek

 

La notevole regia di Nolan inoltre, raggiunge vertici assoluti grazie anche ad un’amorevole ricercatezza nell’uso dell’analogico rispetto allo strabordante digitale di Inception per seguire un’artigianalità tipica dei capolavori fantascientifici del passato, gestendo al meglio anche la tecnologia IMAX relegandola soprattutto alle inquadrature spaziali per mostrare l’immensità di uno Spazio infinito, profondo, vuoto, silenzioso e allo stesso tempo magnetico per la sua vastità stellare.
La colonna sonora di Hans Zimmer per questa epopea fantascientifica di caratura omerica lavora incredibilmente in sottrazione, abbandonando dunque la pomposità presente prepotentemente nella trilogia del Cavaliere Oscuro per abbracciare un suono più meditativo, delicato, malinconico e spaziale.

 

Interstellar' spaceships soar into starring roles

Interstellar Blu-ray Review | High Def Digest

Interstellar: un futuro mai visto - Nibiru 2012

 

Nolan con questa sua nona fatica mi ha dunque conquistato per la sua sofisticata ricerca nel reinterpretare il mito della fantascienza conferendogli un’aura realistica, ma allo stesso tempo profetica per l’avvenire dell’essere umano, tanto da farmi riflettere su un potenziale esodo problematico della razza umana verso un altro pianeta oppure io stesso astronauta in balia dello spazio profondo risucchiato nell’infinito di un buco nero.

 

Jonathan Nolan reveals his original 'Interstellar' ending | EW.com

 

Insomma, Interstellar proprio per il suo impianto epico dal taglio scientifico mi getta in riflessioni sullo spazio profondo che di solito non mi pongo quotidianamente, ma che mi invoglia ogni volta a fine visione di approfondire certi fenomeni astrofisici che indubbiamente esercitano un fascino sull’esistenzialismo di ognuno di noi. E tutto ciò non fa altro che farmi amare la fantascienza con tutte le sue imperfezioni tra cui il noto Interstellar nolaniano.

 

Voto 9+

 

 

locandina

Interstellar (2014): locandina

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Ultimi commenti

  1. Barone Cefalu
    di Barone Cefalu

    Ciao! Sono d'accordo sulle musiche di Zimmer e la fotografia del film, bellezze entrambe indiscutibili. Ma forse già l'avrai capito da altri post, trovo che sia uno dei peggiori film di Nolan. Devo dire che per me i migliori film di fantascienza sono quelli dove l'elemento spazio-tempo fa solamente da sfondo a problemi diversi. In questo senso ti consiglio di vedere il recentissimo Ad Astra del bravissimo James Gray. Molte spanne sopra il solito giocattolo multimilionario Nolaniano.

    1. CineNihilist
      di CineNihilist

      Ciao Barone Cefalu, che piacere rivederti :D

      Avevo letto la tua risposta al mio commento sotto la tua recensione su Tenet, e comprendo perfettamente il tuo astio verso questo regista che invece io apprezzo molto quando forgia delle vere e proprie perle come per me questo bellissimo "Interstellar".
      Di sicuro Nolan non lo idolatro come fanno molti nolaniani, infatti altre sue opere non mi hanno convinto così tanto (vedesi le mie recensioni su Insomnia e Inception, e tra non molto anche Dunkirk e Tenet).

      Molti infatti lodano l'impianto tecnico (e ci mancherebbe!), ma condannano il valore artistico e "sostanziale" della scrittura di questo film come affermi ben tu.
      Io invece trovo tutto ben bilanciato anche grazie ad una storia molto più "umana" e meno "aliena-fantastica" che da un tocco quasi "profetico" e "imminente" nel nostro divenire nel futuro come razza umana.

      In Interstellar Nolan nell'elemento dello spazio-tempo mette in risalto quello del rapporto padre-figlia che non ho trovato per nulla banale, oltre che a metterci nel calderone implicazioni e teorie (fanta)scientifiche e una sottile lotta politica tra "innovatori" e "conservatori".
      Capisco comunque chi ha rigettato il lato emozionale perché sperava di godersi un'opera più filosofica e complessa, ma io mi aspettavo esattamente ciò che cercavo: un blockbuster d'intrattenimento di spessore che nulla ha da invidiare ad operazioni più "colte" nella fantascienza.

      Ti ringrazio quindi per il consiglio sulla visione di "Ad Astra" di James Gray, che sicuramente sarà più profondo del giocattolone multimilionario "Interstellar".
      O almeno spero, visto che l'ho visto abbastanza massacrato dal pubblico (e da un mio amico) e lodato da una discreta minoranza tra cui la "critica".
      Io personalmente l'ho saltato al Cinema (forse l'avevano anche distribuito male in Italia), ma recupererò prima o poi questo suddetto film che ha diviso molto, sperando di non incappare in un "Gravity 2.0" (mi ha annoiato a morte quel film soprattutto per la sua "stupidità").

      Sulla fantascienza comunque io sono abbastanza versatile e non sempre così esigente anche perché è il mio genere cinematografico preferito di sempre perché mi fa sognare e riflettere allo stesso tempo, e sul podio ci metterei l'ovvio "2001 Odissea nello Spazio", "Solaris" e "tutta la trilogia di Matrix" (ma qui sono di parte e magari se ti interessa il mio pensiero ti rimando alle mie recensioni sui suddetti film sul mio profilo di filmtv).
      Sono un onnivoro come vedi, e spazio dalle avventure spaziali spensierate alla Star Wars fino ai dubbi amletici di "The Zero Theorem" di Terry Gilliam.
      Recentemente ho apprezzato un sacco "Ex Machina" di Garland, "Chappie" di Blomkamp (recensito), "Arrival" e "Blade Runner 2049" di Villeneuve, "Prometheus", "Alien Covenant" e "The Martian" di Ridley Scott, la recente trilogia del pianeta delle scimmie, "Snowpiercer" di Bong Joon Ho, "Her" di Spike Jonze, "Upgrade" di Whannel e perché no, anche i due capitoli dei "Guardiani della Galassia" di James Gunn.

      Magari a te non piaceranno, però mi è sembrato giusto farti un piccolo excursus del mio bagaglio fantascientifico giusto per farti capire che apprezzo sia i giacattoloni ma anche opere molto più profonde dell'osannato "Interstellar" (che comunque ha incassato 200 milioni in meno rispetto al sopravvalutato "Inception").

      Alla prossima recensione nolaniana o magari anche altrove ;)

  2. Scarlett Blu
    di Scarlett Blu

    Il mio interesse per la fantascienza è altalenante; per questo film in particolare non sapevo come approcciarmi e ho sempre rimandato la visione, ma devo dire che la tua recensione ha acceso la mia curiosità in maniera insolita. Tenterò di recuperarlo.

    1. CineNihilist
      di CineNihilist

      Grazie Scarlett Blu per il tuo salto "interstellare" su questa recensione ;D

      Sicuramente è un'opera che fa discutere (soprattutto ai detrattori che non son pochi), ma se ti piacciono le storie sentimentali con un pizzico di fantascienza, allora questa odissea spaziale non potrai perderla assolutamente nonostante la durata un po' lunga (ma che volerà se accetterai di salire con entusiasmo sulla navicella spaziale con i prodi astronauti!).

      Comunque se ti andrà di farlo, quando l'avrai visto potrai sempre ritornare qua sotto oppure mettere Interstellar nella tua famosa playlist "Osannati da pubblico e critica; film che non guarderò più in vita mia." ;D

      Io spero di no, ma il Cinema è fatto anche di rischi e di sicuro questo film di Nolan è un rischio che vale la pena correre ;)

      Grazie ancora del passaggio e alla prossima recensione :)

  3. (spopola) 1726792
    di (spopola) 1726792

    Ti avevo già detto in precedenza la ragione principale che mi ha fatto rimanere abbastanza tiepido di fronte anche all’opulenza visiva di Interstellar che, detto in sintesi (dal mio punto di vista ovviamente) è proprio la sua “convenzionalità” visto che ero riuscito ad immaginare già dalle prime scene (dalla scoperta delle voci nello studio)o quale avrebbe potuto essere lo “scioccante” colpo di scena che ci sarebbe stato rivelato nel finale na che io temevo di conoscere già). Non starò dunque a ripetermi di nuovo ma a me era apparsa da subito la cosa più ovvia e scontata. Viziato dall’aver letto (e visto) troppe opere di fantascienza? La “dissociazione” temporale (confermata anche dalla scienza) per le ragioni che si evincono al termine della visione anche da questo film, è stata il pane quotidiano di molte precedenti opere cinematografiche e di altrettanti romanzi, persino quelli di Ron Hubbard che prima di diventare il guru di Scientology fu autore di molto libri di fantascienza (e per me, due più due fa sempre quattro anche se non sembra che sia proprio sempre così). Questo ovviamente mi ha tolto molto del piacere (anche sotto il profilo della scoperta) della visione di questa pellicola che a me sembra che proceda (e non solo per questo) un poco a corrente alternata. Posso dirti insomma che ho apprezzato molto di più la tua bella recensione del film stesso che pure ha tratti di assoluta godibilità. Le tue parole, l’ardore con il quale lo racconti e lo vivisezioni restituiscono infatti a miei occhi un’opera decisamente più bella, profonda e stimolante di quanto mi sia apparsa la visione in sala di questa pellicola che è anche una delle più “discusse” nel bene, della filmografia di Nolan. Non è solo questo però che ha trattenuto un poco il mio entusiasmo ci sono stati anche i molti (troppi?) riferimenti ad opere preesistenti dalla quali a me sembra abbia preso molto di più di una semplice fonte di ispirazione (a partire dalla fantascienza kubriciana e conseguenti, che è stata sicuramente il punto riferimento (e soprattutto quello di arrivo a cui Nolan aspirava di poter arrivare. Avevo anche letto “Le sirene di Titano” che ogni tanto mi ritornava a martellare nella testa (e che dire poi di Contact viene quasi “rubata” una ideuzza non proprio secondaria. Tu comunque (come al solito) hai reso la tua piena giustizia al film che ci hai riproposto con la forma smagliante della tua prosa e l’entusiasmo coinvolgente delle tue parole.

    1. CineNihilist
      di CineNihilist

      Sì, già ne avevamo parlato ma era giusto marcare nero su bianco il tuo pensiero che a quanto vedo conferma la mia tesi: la mia ignoranza mi impedisce di vedere i limiti oggettivi di quest'opera che invece io reputo splendida e straordinaria per come metta al centro SOLO l'uomo in un macrocosmo più scientifico che fantascientifico.

      Alcune derivazioni cinematografiche le avevo notate anch'io tra cui 2001: Odissea nello Spazio di Kubrick che qua spicca particolarmente soprattutto in alcune particolari sequenze, certamente l'obiettivo di Nolan era quello di arrivare ad un punto simile a quello della filmografia Kubrickiana e devo dire che stavolta la sua ambizione l'ho trovata all'altezza delle sue aspettative rispetto ad Inception, forse complice anche la presenza del fratello alla sceneggiatura.

      Tu comunque metti in luce parecchie altre derivazioni, semplicismi narrativi e temi triti e ritriti nella fantascienza e come darti torto spopola, tu hai visto molta più fantascienza di me e quindi posso solo recuperare ciò che mi citi per poter comprendere a pieno le tue critiche condivisibilissime!

      Io mi sono fatto incantare e sorprendere grazie alla mia ignoranza ed inesperienza cinefila (ed è anche un valore aggiunto sai, perché quando ho visto per la prima volta Matrix ho goduto il doppio in quanto scevro da precedenti "infarinature" e "informazioni pregresse", mentre oggi essendo maturato tendo anche ad informarmi troppo sulla pellicola che andrò a vedere e ciò può corrodere un poco "la sorpresa finale") e mi ha fatto molto piacere che tu sia riuscito ad immedesimarti nel mio entusiasmo trasformando ciò che è in "ottone" in "oro" (una vecchia citazione di spopola ormai ;D).

      Giusto per curiosità, quali sono invece le opere fantascientifiche ti hanno sorpreso nell'ultimo decennio?

      Ti ringrazio intanto per il tuo immenso contributo e alla prossima recensione nolaniana (domani!) :)

    2. (spopola) 1726792
      di (spopola) 1726792

      Guarda che comunque, inquadrandolo nel genere di riferimento, il film è piaciuto abbastanza anche a me pur con le riserve che ho esposto sopra (altrimenti non gli avrei certo assegnato 4 stelle). Sicuramente però da Nolan mi sarei aspettato qualcosa di più. Personalmente infatti (e sottolineo con forza quel PERSONALMENTE) non lo trovo fra le cose migliori fra quelle che ha realizzato. Gli rimprovero infatti una buona dose di megalomania che si estrinseca proprio nella voglia di stupire ad ogni costo anche a costo di sacrificare (mettendolo in sordina) una parte del suo talento. Però vorrei precisare che questo è solo il mio giudizio che vale esattamente quanto il tuo (dovresti bandire dunque quelle espressioni - ignoranza , inesperienza cinefila)che minimizzano e umiliano prima di tutto la tua eccellente capacità di analisi e poi quella altrettanto importante della qualità espositiva che possiedi. Guarda che di cantonate ne ho prese tante anche io (e potrebbe anche darsi che anche questo film lo abbia guardato con l'occhio un poco storto). Sicuramente ho visto molto più cinema di fantascienza di te (soprattutto del passato però non certo di quello recente settore nel quale sono ormai abbastanza deficitario ma questo non è certo un merito è solo una circostanza dovuta principalmente al fatto che ho molti anni più di te e questo mi ha aiutato. Quali sono i film di fantascienza che mi hanno colpito (qualcuno0 mi ha anche entusiasmato) negli ultimi anni? Te li cito alla rinfusa e senza aver controllato la loro data di uscita e quindi sicuramente ho debordato andando ben oltre i 10m anni che mi avevi chiesto di analizzar. Dunque: Under the Skin, Her, Moon, District 9, Blade runner 2o49, Nin lasciarmi, L'alba del pianeta delle scimmie, Arrival The Lobster, Ex Machie, In time, Mad Max Fury Road, High Life e in maniera in po' piùri dotta, The Martian, Gravity, Ad astra e Source code.

    3. CineNihilist
      di CineNihilist

      Sicuramente il tuo occhio cinefilo più esperto ha influito molto sul giudizio finale che comunque alla fine reputi positivo :)

      I film che hai citato li ho visti quasi tutti e mi fa piacere che ti siano piaciuti, questo vuol dire che anche in questi anni 2000 hai trovato qualcosa di interessante dopo un Novecento abbastanza pieno e farcito ;)

  4. Genga009
    di Genga009

    eccomi qua :) che dire, anche questa volta ci troviamo d'accordo praticamente su tutto. interstellar credo sia una delle migliori opere di nolan e della fantascienza degli anni duemiladieci. ne abbiamo già discusso fuori sede assieme a @Leman quindi non credo di poterne parlare ancora senza ripetermi. forse avevo tralasciato un dettaglio: qui siamo di fronte, assieme a quella in Dallas buyers club, alla miglior performance della carriera di McConaughey secondo me.

    1. CineNihilist
      di CineNihilist

      Sì, già avevo letto la tua recensione e le tue argomentazioni a favore di questo film che alla fine ti è abbastanza piaciuto, quindi ti chiedo: è il film che preferisci di Nolan?

      Comunque concordo sulla performance di McConaughey, qua si è superato soprattutto quando guarda i video dei suoi figli che invecchiano ;)

    2. Genga009
      di Genga009

      no, non è il miglior film di nolan. se devo metterli in classifica:

      01. Memento
      02. Dunkirk, The Prestige
      03. Interstellar
      05. Il Cavaliere Oscuro, Inception
      06. Batman Begins, Il Cavaliere Oscuro il ritorno

      mi mancano the following, insomnia e tenet

    3. CineNihilist
      di CineNihilist

      Ah ottimo, ora mi è molto più chiara la situazione, allora con Dunkirk ti sorprenderò parecchio ;)

      Per quelli che ti mancano Following è sicuramente quello che ti consiglio di recuperare anche su YouTube, mentre per TENET uscirà questa settimana la mia recensione, magari ti spingerà a vederlo in sala o a vederlo nei prossimi anni in home video ;D

  5. pippus
    di pippus

    Complimenti Giorgio, sia per l'eccellente lessico descrittivo, sia per le inevitabili meditazioni a cui fai riferimento, riflessioni esistenziali verso le quali lo spettatore non può sottrarsi nel corso della visione.
    Come in 2001 anche qui -forse ancor di più- scatta (o almeno dovrebbe) nella coscienza dei Sapiens quel famoso sapersi fermare per meditare consigliato da Einstein, condizione necessaria per entrare in una dimensione altra ( chi non ne è capace è come morto, i suoi occhi sono chiusi scrive il padre della Relatività). Aspetto questo assolutamente ben rappresentato da Nolan attraverso il mezzo filmico, pur compatibilmente con tutta una serie di fanta...scienze immerse però in sequenze basate su fondate teorie dello spazio-tempo ( appunto relativistiche e per le quali il regista si era in effetti rivolto ad esperti del settore:-).
    Un caro saluto.

    1. CineNihilist
      di CineNihilist

      Grazie mille Paolo per le bellissime parole spese per me e per il film, quoto ogni singola sillaba!

      Poi il tuo parere da "uomo di scienza" non poteva non mancare!!! ;D

      I dubbi esistenziali sono venuti anche a me, e ogni volta che vedo questo film (come per 2001) mi fa venire voglia di approfondire il magico mondo dell'astrofisica.

      C'è un mistero attorno a noi che ci avvolge dal profondo dell'Universo e noi ne conosciamo soltanto lo 0,1% dei suoi segreti nascosti.
      Un giorno forse, assisteremo ad un miracolo "spaziale" proprio come nel film o forse ci rassegneremo dal fatto che siamo soli e unici nell'Universo ad esistere e a "pensare".

      Un carissimo saluto Paolo e alla prossima e "ultima" recensione nolaniana ;)

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