Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Una space opera dal sapore definitivo, che trae la sua forza pulsionale dal montaggio, dai colpi di scena stordenti, dai piccoli momenti commoventi e dai favolosi effetti speciali.
La chiave per capire il film più ambizioso di Christopher Nolan dopo il sublime Inception è il dialogo che Cooper (Matthew McConaughey, fresco di Oscar per Dallas Buyers Club) scambia con il vecchio dottor Brand (Michael Caine) prima di partire per un viaggio interstellare ultima spiaggia di un'umanità soffocata dalla sabbia e quasi senza cibo. "Troveremo una soluzione... L'abbiamo sempre fatto...", dice l'astronauta, forse per autoconvincersi di ciò in cui non crede veramente. Ma è proprio così! Dall'alba della vita, l'essere umano ha sempre saputo sollevarsi dalla polvere, risorgendo dalle sue stesse ceneri. E in questo senso, Interstellar suona proprio come un inno gioioso e appassionato all'illimitatezza delle capacità umane: ieri la conquista della Luna, oggi le sonde su Marte, domani la scoperta della quinta dimensione. Nolan, che ha scritto la pellicola con suo fratello Jonathan (e avvalendosi della consulenza scientifica di Kip Thorne), crea una space opera dal sapore definitivo, che trae la sua forza pulsionale dal montaggio (che instaura un parallelo tra i fatti della Terra e quelli a ridosso del buco nero), dai colpi di scena stordenti (l'impazzimento del Mann di Matt Damon), dai piccoli momenti commoventi (l'addio padre-figlia e i messaggi registrati) e dai favolosi effetti speciali, premiati con un Oscar. Validissime Jessica Chastain e Anne Hathaway.
Intensa colonna sonora di Hans Zimmer.
Film ECCELLENTE (9) — Bollino GIALLO
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