La recensione su Interstellar

Questo non é un film di fantascienza. É un horror. E dei peggiori.
Se siete intelligenti, non guardatelo, non noleggiatelo, ne verreste traumatizzati. Se siete stupidi, non fatelo ugualmente, vi sentireste ancora di più degli idioti che capiscono sí e no il venti per cento di quello che succede. Se siete persone normali, noleggiate invece una bella commedia divertente, o un thriller.
Amo la fantascienza. Forse perché amo alcune scienze e perché sono curioso. E la fantascienza ne é la combinazione. Ci racconta che cosa succederebbe se cambiassimo un set limitato di regole, mantenendo inalterato tutto il resto. Questa é la sfida, mantenere coerente tutto il resto. Un set limitato.
In questo film si fa praticamente l'opposto: si sconvolgono la maggior parte delle regole e ci si sbatte allegramente che niente sia coerente. Nolan credeva di stare ancora a girare Inception, dove giustamente si poteva vivere nel mondo dei sogni. Qui si sparano assurdità senza alcun senso logico, scientifico, o comune, e poi chissenefrega se ovviamente saltano fuori delle voragini immense nella sceneggiatura, che finiscono per devastare completamente il film.
Dato che ce ne sono a dozzine, e di tutti i tipi, ne citeró solo qualcuna, ci sono molti siti che se ne sono occupati.

Personalmente mi sono sentito particolarmente insultato dall'idea di entrare in un buco nero (e lasciamo stare gli effetti di marea nelle sue prossimità), e con un'astronave del tipo missioni 'Apollo', praticamente con delle paratie meccaniche, che verrebbe spaghettificata già a qualche milione di km di distanza. O di poter usare l'effetto fionda attorno ad una stella di neutroni (credo che neanche l'Enterprise potrebbe riuscirci). O di fantomatiche organizzazioni segrete tipo 'Spectre' che, toh, mandano ad esplorare la galassia il primo che arriva (e che le ha trovate col navigatore gps...). Per non parlare di pianeti illuminati da soli inesistenti, capacità tecnologica di scorazzare per lo spaziotempo ma una riserva limitata di carburante, c'è un tizio che riesce a vivere in questa piccola astronave in totale solitudine per anni, e senza apparenti problemi tecnici o psichici, e poi dice "finalmente siete tornati" come se niente fosse...; sulla Terra non c'é cibo ma chissà perchè si bruciano i raccolti che funzionano, chissà perché si possono ricevere messaggi dalla Terra (attraverso un wormhole... sic!), ma non si puó mai trasmettere una risposta, e cosí via sbellicandosi dalle risate... (eppure non è Futurama, là sì sarebbe stato tutto al posto giusto).
Neppure la scena madre finale, in cui si poteva ben inserire il climax emotivo, rimane indenne alle cazzate parascientifiche e viene rovinata.
Non parliamo poi del ridicolo odiosissimo robot con umorismo programmabile dalla forma e movenze totalmente in-credibili (con monitor incorporati a tubo catodico...ah ah le risate! un tubo catodico ha dei problemi persino ad andare in montagna, figuriamoci nello spazio). Ci fa rimpiangere persino Jar-jar di Guerre Stellari.

Che dire degli esseri pentadimensionali, che probabilmente dovrebbero prendere il posto di qualche divinità? (Che vuole il nostro bene, naturalmente).
Ah, dimenticavo la cosa più importante... alla fine l' ammore vince su tutto...
Diciamo una cosa sola. Pietà. Meglio dimenticare. Anche la sprecatissima Jessica Chastain di The Tree Of Life, purtroppo.
Certo con un budget cosí immenso, un film poteva davvero tentare di rendere vivide le inconcepibili grandezze dell'universo (ma che a quel punto peró sarebbero rimaste tali), e avrebbe potuto almeno farci riflettere sulla nostra tragica insensatezza di fronte all'infinito del tempo e della morte.
Cosa che fece, ineguagliato, Kubrick. Quarant'anni fa.
Voto finale: orribile.