Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
In un futuro prossimo, la Terra è piagata e gli umani non riescono più a coltivare quasi nulla. Perciò l'ex astronauta Cooper viene chiamato dalla Nasa a partecipare a una missione risolutiva: partire alla ricerca di un misterioso pianeta nelle galassie oscure su cui trapiantare la vita umana.
Cinque minuti di esplosioni, azione, effetti speciali; quindici minuti di chiacchiere futuristico-filosofiche. La formula-Nolan, autore di punta del filone del 'cinema delle dimensioni' (nei suoi film tempo e spazio vengono stravolti e rigirati come calzini), funziona ancora - e non potrebbe andare diversamente - per questo Interstellar, ennesimo baraccone hollywoodiano destinato a mietere premi attorno al globo (e incassi miliardari) mischiando abilmente una pregiata confezione tecnica e una storia contorta dai mille risvolti inafferrabili. Un'inafferrabilità, quella della sceneggiatura firmata dai fratelli Nolan (il regista e Jonathan, fratello minore) a partire da nientemeno che un trattato di fisica, autore Kip Thorne; un'inafferrabilità, si diceva, che via via che la trama si snoda si fa sempre più feroce, approdando a più riprese sul limitare dell'assurdo e dell'illogico, se non addirittura dell'insensato. Si comincia con un cambio al volante in corsa fra padre e figlio adolescente su una jeep che sfreccia all'impazzata fra campi di granoturco altissimo, sempre tenendo presente la scarsa affidabilità di un terreno coltivato e che la vettura è handicappata da una ruota bucata; la corsa finisce inchiodando a un centimetro dal precipitare dentro a un lago, con geniale battuta di uscita, dal padre al figlio, "Questo è il classico caso in cui si usa l'espressione 'se ti dico di buttarti in un fiume, lo fai?'". Ecco, il film dal punto di vista del'azione sarà tutto così: spacconate, atrocità a livello logico e tanto spettacolo che riempie gli occhi e svuota i portafogli del pubblico, ma che in fin dei conti lascia il tempo che trova. Matthew McConaughey, John Lithgow, Matt Damon, Anne Hathaway e Michael Caine sono solo alcuni dei nomi presenti nel supercast; bravi tutti, bravo Nolan, bravo chi riesce ad arrivare in fondo a questa gigantesca giostra paranoica di un roboante, sfolgorante luna park senza sbadigliare o - ciò che è più probabile - addormentarsi. 5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta