Espandi menu
cerca
Interstellar

Regia di Christopher Nolan vedi scheda film

Recensioni

L'autore

LAMPUR

LAMPUR

Iscritto dal 1 novembre 2006 Vai al suo profilo
  • Seguaci 164
  • Post 9
  • Recensioni 880
  • Playlist 335
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Interstellar

di LAMPUR
10 stelle

 

 

scena

Interstellar (2014): scena

Che io mi sia pianto copiose lacrime, stavolta, rende tutto maledettamente soggettivo nel descrivere atmosfere, coinvolgimenti, storia, significati. Ma ogni film, ogni opera d'arte scava nell'anima di chi è disposto a mettersi in gioco, di chi si lascia tirare dentro.

Vorrei innanzitutto rivolgermi a chi archivia Interstellar come film di fantascienza voltando dalla sua vita una pazzesca pagina di Cinema.

La fantascienza di Interstellar è solo nella modalità di fare cinema. Dieci anni avanti tutti gli altri che smanovellano con le loro cinepresine fornendo le pellicole della sala attigua.

Ecco, proprio a voi della sala attigua mi rivolgo.

Voi che “No, a me la fantascienza non piace”.

 

 

Matthew McConaughey

Interstellar (2014): Matthew McConaughey

 

Bagnatevi occhi e anima di futuro e non perdetevi questa semplice meraviglia.

Messaggio universalmente percepibile, seppur patinato di campi gravitazionali.

Una storia di intenso amore, come può esserlo quello tra genitori e figli, abilmente celata dietro la maschera dei cunicoli spazio temporali e le pieghe magiche di un mondo a cinque dimensioni.

 

E si va nello spazio solo dopo un'ora di “fantascienza”.

 

Prima si affoga nella sabbia terrestre, in un mondo allo sbando senza più risorse, che può trovare universo vitale solo tra le sue stelle, sfidando buchi neri e galassie vivibili.

E' un filmare prolisso come la polvere e la sabbia che si accumula sui mobili, tra le stoviglie e nei polmoni.

Serve quella lentezza di mondo in disfacimento misurato col nostro tempo, in contrapposizione agli anni luce che schizzeranno via veloci e feroci nella loro impotenza, in quel vagare furioso, come una caccia al drone - inserto di palpitante cinemare - scorrazzando tra le pannocchie a bordo del pickup.

Serve il conto alla rovescia della navicella in rampa di lancio, col sottofondo di musica e camera a rigare la portiera del furgonato che porta via Cooper dalla sua fattoria (altra scena cult: questa è l'arte di Nolan), tutto per far si che la sua famiglia possa (r)esistere.

 

 

scena

Interstellar (2014): scena

 

Soffriremo i dialoghi con la figlia cresciuta contro tutte le leggi naturali, come per quel nipote mai visto e già sepolto prima di poter essere salvato, quelle lacrime che sgorgano lente ma racchiudono anni di rapido evolversi terrestre, di rughe tangibili, di mondo in rotta di collisione con se stesso e aggrappato ad un messaggio gettato nel nulla cosmico.

Soffriremo l'intersecarsi delle dimensioni che solo il cinema - certo megacinema - riesce a trasmettere, e il Nolan affascinato dall'illusione del messaggio, rimane maestro indiscutibile.

Il paradosso scientifico rimane solo una scusa a precipitarci nel gorgo dei sentimenti umani che guidano la vita, o più spesso la prendono per il collo.

Partecipiamo così ai tentativi più folli per far si che l'uomo progredisca, mischiati alle miserie provocate dai nostri istinti.

 

 

 

Mackenzie Foy, Matthew McConaughey

Interstellar (2014): Mackenzie Foy, Matthew McConaughey

 

Siamo parte attiva del viaggio dentro di noi, della navicella accuratamente costruita da Nolan per noi, come fossimo anche noi dei robot/marine settati manualmente a diverse percentuali di comicità/sincerità/confidenza.

E seguiamo fiduciosi carte astrali magnificamente manipolate.

E' un'altalena di sensazioni, un salto nel buio dell'iperspazio espanso che può anche scricchiolare scientificamente, come pedantemente rilevato da quelli che guardano il dito, ma che fa appello a sentimenti, contraddizioni, speranze e paure che mastichiamo quotidianamente.

Eppoi, per quanto incartati nelle pieghe della gravità, vera fonte e origine del nostro minimo vagare, quella gravità che può risucchiarci in un buco nero o tenerci appiccicati alla poltrona del cinema, la vita si riduce ad un assioma - sembra sottolineare Nolan - che esula ogni più contorta equazione, e che ci riporta a Murph, la dolcissima e tenace figlia di Cooper, intrattenitrice di sogni e fantasmi.

Tutto quello che può accadere, accadrà”.

 

scena

Interstellar (2014): scena

 

 

 

 

 

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati