Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Affascinante e raffinato film di SCI-FI. Straordinaria potenza visiva. Da non perdere
Siamo alla fine del XXI secolo, i prodotti della terra scarseggiano; tempeste di sabbia abbondanti e frequenti danneggiano i pochi raccolti di grano, che ancora si riescono a coltivare, il pianeta è quasi inabitabile. Cooper alias M. McConaughey, ingegnere ed ex-pilota della NASA, lavora nella fattoria di famiglia, con i figli Tom e Murphy ed in compagnia del suocero Donald, alias J. Lithgow. La moglie è morta di cancro qualche anno prima. Una misteriosa entità(soprannaturale?) sembra cerchi di comunicare con Murph, che nella sua stanza nota strani spostamenti di oggetti. Un giorno, durante una tempesta, la sabbia entrata dalla finestra forma dei misteriosi segni, decriptati dall’abile ragazza e da Cooper, rivelano delle coordinate geografiche espresse in codice binario. I due le seguono con l’auto e si ritrovano in una base segreta della NASA, al cui comando c’è il professor John Brand, in compagnia della figlia Amelia, esimia biologa. Sembra un segno del destino, Brand comunica che da una cinquantina d’anni, è stato aperto un cunicolo spazio-temporale il cosiddetto wormhole presumibilmente opera di una civiltà progredita e sconosciuta, questa sarebbe “la porta” per accedere in un’altra galassia e superare cosi le limitazioni fisiche del viaggio spaziale, coprendo le immense distanze del viaggio interstellare. Dieci anni prima infatti si era avviata la missione “Lazarus”: dodici astronauti avevano attraversato il wormhole per visitare altrettanti pianeti. Soltanto tre di loro, Miller, Edmunds e Mann, avevano trasmesso dei dati confortanti, riferiti a pianeti orbitanti attorno ad un buco nero chiamato Gargantua. Cooper può essere l’uomo del destino, cosi insieme a un equipaggio costituito all’uopo, c’è anche Amelia Brand, si mette in viaggio con l’astronave Endurance;se uno di questi corpi celesti risultasse vivibile, tornerebbe sulla Terra per consentire il trasferimento dell’intera popolazione mondiale, viceversa ci sarebbe comunque un piano B: far nascere una nuova razza umana, da centinaia di embrioni congelati conservati all’interno della navicella. Ovviamente il pilota non è in grado di sapere se e quando tornerà, lasciando i figli costernati, soprattutto Murphy che è la più piccola. Oltretutto il tempo nello spazio trascorre a un ritmo diverso, si ha un paradosso temporale, così mentre lui cerca di salvare l’umanità, gli anni sulla Terra trascorrono, così velocemente, che dopo pochi giorni da quando è partito, Murphy, molto affiatata con il papà, è oramai una donna grande e molto arrabbiata con colui che l’ha abbandonata a sé stessa. A un certo punto costei scopre una realtà dolorosa: l’equazione del professor Brand purtroppo era già stata risolta: il genere umano è spacciato. Il vero scopo della missione è in realtà il cosiddetto piano B: Murphy lo comunica a una delle basi nei pianeti lontani, in un messaggio che Cooper riesce a intercettare, prova a rientrare sulla Terra. Tuttavia ciò è impossibile: nelle peripezie della sua missione spaziale, ostacolata dallo scienziato Mann, che ormai impazzito, tenta di sabotare l’intera missione, Cooper sarà costretto a sacrificarsi, staccandosi dall’astronave e lasciandosi inghiottire dal buco nero. Ciò però, invece di ucciderlo, lo conduce in un “tesseratto”, un altro concetto di fisica avanzata estratto da teorie vere: sarebbe uno spazio penta-dimensionale creato dagli stessi che hanno concepito il buco nero, che poi scopriremo non essere “alieni”, non si svela il finale che è abbastanza sorprendente e un tantino buonista; c'è dentro anche il meraviglioso e quasi simbiotico legame tra Coper e Murphy. L’opera dei fratelli Nolan è complessa e affascinante e attinge a piene mani dai capisaldi della sci-fi: Metropolis (1927), 2001: Odissea nello spazio (1969), Blade Runner (1982), Star Wars (1977) e Alien (1979) Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977). Non appena la produzione del film ebbe inizio, Nolan visitò la NASA e la sede di SpaceX, per conoscere alcuni aspetti gestionali dei viaggi spaziali. Ma i migliori pregi di Interstellar sono, la fotografia, a cura di Hoyte van Hoytema, lo stesso del recente "Tenet", che ha utilizzato un elevatissimo numero di telecamere IMAX, per ottenere una qualità visiva di grandissimo impatto e soprattutto i sorprendenti effetti speciali, realizzati dalla società Double Negative, la stessa che aveva già collaborato ad "Inception". Le navicelle Ranger, Endurance e Lander sono state costruite utilizzando modelli in miniatura da Nathan Crowley in collaborazione con la società New Deal Studios. Lo scenografo Nathan Crowley ha dichiarato che l’Endurance è stato fabbricato sul modello della Stazione Spaziale Internazionale. Nel film ci sono anche due robot, CASE e TARS, oltre a un terzo robot snodabile e programmabile, KIPP. Nolan ha voluto evitare di rendere i robot antropomorfi e ha scelto un design quadrilatero di 1,5 m. Per quanto riguarda l’aspetto sonoro curato da Gregg Landaker e Gary Rizzo, Nolan ha preteso che alcuni dialoghi sembrassero soffocati dal rumore ambientale o dalla musica. Il compositore della colonna sonora è il maestro Hans Zimmer, lo stesso de “il cavaliere oscuro” e “Inception”. Naturalmente la domanda sorge spontanea: quanto è attendibile Interstellar dal punto di vista scientifico? Il fisico teorico Michio Kaku ha elogiato il film per la sua accuratezza scientifica e ha detto che Interstellar “potrebbe stabilire il gold standard per i film di fantascienza per gli anni a venire”. Allo stesso modo, infine, Timothy Reyes, un ex ingegnere del software della NASA, ha riferito che “l’uso dei buchi neri e dei wormhole da parte di Nolan e l’uso della gravità è eccellente.” Quando la fantascienza s’interroga sui destini dell’uomo, compie sempre un grande salto di qualità. L’eterno e irrisolto enigma su chi siamo e dove andiamo è estremamente intrigante e apre degli scenari molto suggestivi. Il film non si può perdere
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