Regia di Alberto Sordi vedi scheda film
Buon film, ovviamente datato
Alla seconda regia, Alberto Sordi dirige se stesso in un film che all'epoca era molto attuale, il tema del divorzio era argomento di discussione un pò dappertutto, in vista del famosissimo referendum che poi a dispetto dei più biechi conservatori e dei più integralisti cattolici, sancì il successo dei favorevoli.Lo gira e lo interpreta in modo misurato, gigioneggiando meno del solito. Il risultato è un lavoro riuscito in parte. Buona la critica al costume nazionale, avezzo a fare come il famoso e proverbiale parroco, che in canonica diceva al fedele "fai quello che dico io, ma non fare quel che faccio io" tuttavia ha dei momenti di stanca, è prolisso e a tratti inverosimile.Però nel complesso è un film piacevole, dove i vizi del nostro bel paese vengono messi alla berlina dal nostro Albertone nazionale, che è riuscito ad interpretare ogni ruolo nella sua lunga e prestigiosa carriera, incarnando meglio di qualsiasi altro, l'italiano medio con i suoi tanti difetti e i suoi pochi pregi.
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