Regia di Robert Aldrich vedi scheda film
L'odissea di un rabbino polacco nel selvaggio West.Probabilmente è un titolo anomalo nella copiosa filmografia di Aldrich che ribalta volutamente la sua visione plumbea del mondo (e del cinema) in questa commedia definita ebraica grazie alla presenza,nei panni di un rabbino super ortodosso,del grande Gene Wilder,indimenticabile interprete di parodie melbrooksiane.A dir la verità anche questo film sembra un po'una parodia del western,una descrizione di un mondo di gaglioffi senza speranza,fatta però senza la consueta cattiveria dal regista che anzi cerca di usare l'arma dell'ironia.Un po'come aveva già fatto con la prima parte de I ragazzi del coro(film che poi virerà decisamente all'amaro)e come farà successivamente in California Dolls,descrizione di un mondo picaresco,quello del catch femminile fatta sempre con un ironia amarognola.Insospettabilmente la coppia Ford/Wilder è ad alta tenuta comica e si ride parecchio nel lungo e periglioso viaggio che mette insieme il rabbino osservante dalla Polonia inviato a San Francisco e il rapinatore di treni.Ed è proprio l'ortodossia del rabbino applicata a un contesto totalmente estraneo ai suoi principi scatena il meccanismo comico.Poi quando per difendere la Torah uccide un uomo il rabbino vive una crisi mistica che supererà però brillantemente.Che dire altro? Sicuramente non fa parte dei capolavori a cui Aldrich ci ha abituato ma è un film leggero e divertente in cui a tratti riemerge la visione caustica del suo autore....
non una delle sue regie migliori,la commedia non gli si addice ma il film è leggero e divertente
il protagonista assoluto del fim
adeguata spalla
ok
brav nei panni di Nuvola Grigia
non male
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