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Tre cuori

Regia di Benoît Jacquot vedi scheda film

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La recensione su Tre cuori

di hupp2000
8 stelle

Non è la prima volta che manifesto apprezzamento per il cinema di Benoît Jacquot, regista capace di tirar fuori il meglio dagli attori che dirige. Qui, cala un poker di interpreti efficacissimi nel trascinare lo spettatore nell’intimità emotiva dei singoli personaggi: due sorelle (Charlotte Gainsbourg e Chiara Mastroianni), l’uomo amato da entrambe (Benoît  Poelvoorde) e la madre/suocera (Catherine Deneuve) che funge da saggia osservatrice super partes. Pur prendendo il via da un appuntamento scioccamente mancato tra due persone che si sono innamorate a prima vista, vale a dire pur basandosi su un banale scherzo del destino, è un film tutt’altro che leggero. Mette in gioco l’onestà dei sentimenti provati da personaggi adulti, l’onestà che li rende disarmati come bambini di fronte alle passioni di cui sono oggetti più che soggetti. E’ anche un film sull’accettazione e sulla rassegnazione cui un adulto deve sapersi sottomettere quando il destino, il caso o forse semplicemente la vita traccia un percorso obbligato. Benoît  Poelvoorde è impeccabile quanto disarmante nel ruolo di un uomo preso in contropiede dalle sue stesse emozioni, anche se capace di fare una scelta precisa in un finale che sorprende per la sua asciuttezza e la sua repentinità. Sceglie la donna dell’appuntamento mancato e lascia moglie e figlio che ha amato intensamente e probabilmente continua ad amare. La vita è così. Lo dice nella sua ultima inquadratura lo sguardo sperduto e impotente di Chiara Mastroianni, figura vincente all’inizio del racconto, ma sconfitta dallo stupido scherzo del destino. La sua interpretazione è perfetta, sobria e intensa. La sincerità del suo affetto nei confronti della sorella e del marito ne fanno il personaggio più vulnerabile dell’intera vicenda. Non meno sofferta è tuttavia la figura della sorella. La sofferenza di Charlotte Gainsbourg dopo il mancato appuntamento è straziante, la sua successiva passionalità negli incontri clandestini con il cognato/amante ha il sapore di un’inconscia rivalsa su un destino – scusate l’ovvietà – cinico e baro. Infine, c’è Catherine Deneuve! La Signora del Cinema francese (e non solo) non finirà di stupirmi per la sua capacità di accettarsi per come è, come attrice e come donna, man mano che gli anni inevitabilmente passano. Come tutti i grandi (grandi davvero: Marlon Brando, Jeanne Moreau, Marcello Mastroianni, per fare qualche esempio), arrivati ad una certa maturità, non hanno più bisogno di recitare. Catherine Deneuve è se stessa. Autorevole madre di famiglia, ispessita nel fisico ma imbattibile per eleganza, non sa alcunché di quel che avviene nella vita delle figlie, ma è consapevole di essere il loro punto di equilibrio, che garantisce con la sua semplice presenza in veste di ospite accogliente, ottima cuoca, buona bevitrice e donna per quanto possibile realizzata.

“3 Coeurs” è un film per adulti, per persone emotivamente adulte.

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