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Black Sea

Regia di Kevin Macdonald vedi scheda film

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La recensione su Black Sea

di munnyedwards
6 stelle

 

L’ambientazione in un thriller può diventare fondamentale, se l’obiettivo è quello di creare tensione, claustrofobia, paranoia e paura forse non esiste miglior scenario che quello angusto e senza vie di fuga di un sommergibile, meglio ancora se il mezzo scelto è una specie di relitto russo recuperato a buon mercato, un mezzo “rudere” che appena lo guardi ti chiedi come possa galleggiare, figuriamoci sondare le profondità marine.

Ma per il capitano Robinson (un sorprendentemente in parte Jude Law) la bagnarola in questione è ok, quindi si può dare inizio ad un impresa ai limite dell’impossibile, ossia recuperare l’oro di un vecchio U-Boot tedesco affondato durante la seconda guerra mondiale e localizzato nelle fredde e poco ospitali acque del Mar Nero.

 

Sergey Puskepalis

Black Sea (2014): Sergey Puskepalis

Radunata una brigata di vecchi lupi di mare formata da russi e inglesi si parte per quella che fin dall’inizio si prospetta come un impresa ad altissimo rischio, perché gli uomini non sono affidabili (lupi di mare ma anche pendagli da forca), perché le acque sono pattugliate e il rischio di essere scoperti molto alto, e soprattutto perché oro significa ricchezza, ma anche ingordigia, bramosia, invidia e infine odio e follia.

E l’equipaggio appare fin da subito poco equilibrato, perché Robinson ha reclutato una specie di sporca dozzina dove se ti va bene il minimo che può succedere è che ci scappi il morto per qualche stupido litigio, magari molto prima di trovare i lingotti destinati più di 60 anni prima al vecchio Adolf e finiti invece in fondo al mare.

E la cosa naturalmente accade, basta una scintilla tra stupide superstizioni e contrasti sulla equa (o meno) spartizione del bottino a dare il via ad una vorticosa e spietata lotta interna, dove l’obiettivo primario diventa sopravvivere a se stessi prima ancora che alle insidie del mare.

Ma la sceneggiatura di Dennis Kelly (molto attivo in tv con Utopia e Pulling) non si limita al classico gioco di tensione e suspense nei ristretti cunicoli del sottomarino, l’idea è quella di dare maggiore profondità e spessore ai personaggi e di raccontare una specie di lotta di classe nelle profondità del Mar Nero, del resto i riferimenti che puntano verso una rivalsa proletaria dei personaggi sono chiari, il capitano Robinson come molti altri membri del team sono stati licenziati e abbandonati al loro destino, gente che ha dedicato l’intera vita al mare sacrificando affetti e famiglia, per poi ritrovarsi con un pugno di mosche in mano.

Diventa quindi dominante il bisogno di rivalsa, il tentativo rischioso e folle di vincere la partita decisiva dopo una vita passata sotto costante “botta” del padrone, l’ oro di Hitler è un opportunità da sfruttare fino in fondo, tentando per una volta di uscire vincitori, tentando il colpaccio che ti cambia il destino e che ti fa rialzare la testa.

 

Jude Law

Black Sea (2014): Jude Law

Nel complesso il soggetto fa in pieno il suo dovere, inevitabile forse qualche caduta retorica ma i protagonisti sono dei bastardi presi a calci dalla vita e si fa volentieri il tifo per loro, mettendo da parte uno sviluppo drammaturgico che a volte si inceppa per lasciarsi trasportare da un buon ritmo e da un divertimento che non viene mai meno.

E si continua a parteggiare per i disperati marinai anche quando la follia comincia a dilagare e le ragioni di uno prevalgono sulla vita degli altri, perché quel maledetto oro prima che un occasione di ricchezza rappresenta una rivincita alla quale è impossibile rinunciare, un occasione unica per il capitano Robinson di gridare al mondo la sua rabbia.

Black Sea è un discreto action-thriller di ambientazione marina (o sottomarina), un film che rispetta tutte le regole del genere alimentando un crescendo di suspense e tensione, Kevin Macdonald gira con mano sicura e le emozioni non mancano, cosi come i beffardi colpi di scena, molto buona infine la prova di Law e del resto del cast, composto prevalentemente da caratteristi e perfetti sconosciuti.

Finale forse scontato ma in linea con i prodotti del genere, insomma se volete passare due orette di divertimento e qualche brivido Black Sea è il film che fa per voi, se poi amate le storie ambientate negli angusti cunicoli dei sommergibili, meglio se russi e datati, allora è un film che non potete perdere.
Voto: 7

 

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