Regia di Mariana Rondón vedi scheda film
TFF 2013 - CONCORSO - TORINO 31
"Capelli brutti": sono quelli che il piccolo Junior è convinto di avere, dal momento che vive l'ossessione di divenire un cantante famoso, e quella di lisciarsi i capelli e' una missione inevitabile ed essenziale prima di sottoporsi alla consueta foto per l'inizio della scuola. La madre, sola e sempre senza occupazione fissa, vive questa fissazione del figlio come un segno inequivocabile della sua distorta sensualità. La nonna materna invece arriva a proporre alla figlia di cederglielo dietro lauta ricompensa, perché il ragazzo la sostena nella vecchiaia. "Meglio gay che morto come mio figlio" si giustifica la nonna, che predispone per il nipote un abito da cantante decisamente kitch ed effeminato. Pelo malo è uno dei più riusciti film del concorso visti fino ad ora. In una Caracas caotica e incrostata di enormi alveari colmi di celle costruite una sopra l'altra, si consuma una delle tante micro tragedie familiari che sono nulla al confronto degli spari, spari veri, che si sentono in sottofondo mentre i bambini innocenti giocano tra i labirinti di cemento incrostato. Un'opera riuscita sulla superficialità degli adulti che non riescono a realizzarsi non riescono più ad amare ed apprezzare la tenera naturalezza di un'età che finisce sempre troppo presto di sognare e divertirsi come ogni infante meriterebbe.
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