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Club Sandwich

Regia di Fernando Eimbcke vedi scheda film

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La recensione su Club Sandwich

di maurizio73
7 stelle

Come premio per la promozione liceale, l'adolescente Héctor trascorre un periodo di vacanza in un residence con piscina insieme a Paloma, la giovane madre single. Il rapporto quasi esclusivo e di intesa tra i due sembra andare in crisi quando il ragazzo fa la conoscenza della coetanea Jazmín, anche lei in villeggiatura insieme ai genitori. Divisa tra il rapporto morboso e possessivo con il figlio  e la comprensione verso le naturali esigenze di quest'ultimo, Paloma dovrà fare una scelta che le costerà non poco.

 

 

Tra i film di formazione più recenti e slegati dalle logiche di una scrittura che indugia sui soliti luoghi comuni del genere, questa commedia agrodolce del giovane messicano Fernando Eimbcke è una fresca sorpresa nella soffocante calura dell'estate centroamericana da bordo-piscina, alternando le morbose dinamiche di un esclusivo rapporto a due con la divertente boutade della tragicomica indipendenza che un adolescente impacciato e represso riesce a conquistare dalla presenza di una ingombrante figura materna. Impietoso apologo delle sotterranee schermaglie d'una rottamazione generazionale, il film di Eimbcke mantiene, almeno nella prima parte, le imbarazzanti incertezze di un'ambiguità relazionale di una giovane madre single la cui età sembra pericolosamente vicina a quella di un niño già troppo cresciuto per i giochi da salotto, per poi rivelarsi quale piccolo manifesto di un problematica e spassosa transizione dal complesso di Edipo all'inevitabile emancipazione sessuale che la fregola adolescenziale sembra reclamare.

 

 

 

Giocato più sui non detto e sulla divertente pudicizia di reciprochi palpeggiamenti fuori campo, questa commedia di panini imbottiti e appetiti giovanili sembra preservare il suo candore con l'ammirevole sensibilità di un garbo naturalistico che riduce i dialoghi al realismo del quotidiano e sposta la credibilità dello studio psicologico sul terreno di un insospettabile e sorprendente gioco empatico. Più dalle parti di una divertita sensibilità borghese che conosce benissimo quello di cui parla ('La ciénaga' -2001 - 'La niña santa' 2004 - Lucrecia Martel) che da quello della commedia sboccata e greve che imperversa nei teen-movie (nord) americani da San Diego a Miami,  quello di Eimbcke  è la piacevole conferma di un cinema messicano che cerca la propria origilità nella freschezza della scrittura e nella sensibilità dello sguardo, senza per questo dover assecondare le risapute e ritrite convenzioni del cinema di genere.

 

 

 

 

Colonna sonora a tema con il divertente tormentone estivo del 2010 di 'Muerte in Hawaii' di René Pérez. Vinvitore della della Golden Shell al San Sebastián International Film Festival ed il Concorso al Torino Film Festival 2013.

 

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