Regia di Jackie Chan vedi scheda film
Conosciuto anche col titolo di CZ12 questo inaspettato terzo episodio della saga di ARMOUR OF GOD, a ben 21 anni di distanza dal secondo, si rivela una graditissima sorpresa. Fa infatti piacere vedere Jackie Chan tonare in un ottimo film d'arti marziali, dove può rimostrare tutta la sua inventiva e le ancora intatte abilità altetiche, dopo le infinite sciocchezze interpretate negli ultimi anni. Il film si apre con la rappresentazione dell'imponente Palazzo d'Estate di Pechino, dal quale gli eserciti inglesi e francesi presero 12 teste di staute raffiguranti gli animali dello zodiaco cinese. Si passa quindi ai giorni nostri, dove queste teste sono finite di prorpietà della MP corporation intenzionata a venderle al'asta. Per recuperare le teste mancanti, i vertici dell'organizzazione decidono di assumere il cacciatore di tesrori Asian Hawke (Jackie Chan) assieme alla sua squadra. A questi si aggiunge Coco, una reporter cinese che però non ha ben compreso l'obiettivo della missione. Con l'aiuto di Catherine, la pronipote del capitano che comandava l'equipaggio della nave che prese quelle statue, il gruppo si reca su un'isola deserta per ritrovarle. Una delle statue mancanti è però già nelle mani della corporazione, questo renderebbe quindi impossibile la ricompensa promessa ad Asian. In realtà la trama offre maggiori risvolti e un'enorme quantità eventi rocamboleschi, che però sarebbero interminabili da descrivere. Il risultato è comunque ottimo, in quanto viene mantenuta la genuinità dello stile comico/marziale delle prime due pellicole al quale si aggiunge un'alta dose di spettacolarità. Da segnalare soprattutto la sequenza del combattimento finale con Chan che, lanciatosi dall'areo, tenta di recuperare una della teste prima che finisca nel vulcano. A sostenere il film sono anche le tante trovate originali e divertenti: dalla scena del furto del quadro inizale nella villa, ai pirati, alla caduta sul vulcano.. che riescono ad evitare quasiasi calo di ritmo per l'intera la durata. Oltre a Jackie Chan, che a 58 anni si mostra ancora agilissimo, ci sono diversi altri artisti marziali nel cast secondario che inscenano seqeunze di combattimento eccellenti. Ottime ad esempio quella tra Chan e Christian Bachini sui divani e soprattutto lo scontro a suon di spacacte tra le scioltissime Zhang Han e Caitlin Dechelle. Nel complesso si mostra un film gradevole sotto ogni aspetto, colonna sonora e scenografie comprese, che riporta ai tempi migliori dell'attore
Ottima
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