Dopo il suo trasferimento in uno spazioso appartamento di Montreal, Laura pianifica di sfruttare al meglio ciò che la vita le offre, dividendosi tra il lavoro giornaliero e le notti selvagge tra le braccia dell'amante Antoine. Le cose però non vanno come lei progetta. Frustrata da una carriera artistica in fase di stallo e sentendosi messa da parte da Antoine, Laura va incontro a due eventi che scuotono il suo mondo: l'incontro con Julian, un ragazzo sensibile che potrebbe darle l'affetto che le manca, e l'insorgere di qualcosa di terribile che la fa letteramente marcire dentro e fuori. Strane macchie compaiono infatti sul corpo della donna, che comincia a puzzare come un cadavere in cui è in corso un processo di decomposizione.
Un tripudio di effetti disgustosi, accostati al malato stato psicologico (e di compiaciuta accettazione) della protagonista: che sembra trovare piacere, nel subire il disfacimento progressivo del proprio corpo. Film unico, e insostenibile, sulla trasformazione della vita in morte.
Laura si trasferisce nel suo nuovo appartamento a Montreal e conduce una vita complessivamente vuota tra giornate passate al lavoro, nottate passate tra le braccia del focoso Antoine, suo amante che la considera alla stessa stregua di un mero oggetto sessuale, e una scultura in fase di composizione, fatta di materiali organici , che non riesce a terminare, testimonianza tangibile dello stallo… leggi tutto
Quando si vuole imboccare la strada dell’ambizione, nonostante non si riesca a dissimulare quell’evidente scorza amatoriale che richiama sempre alla memoria la matrice indipendente (e indipendentista) di un piccolo film come Thanatomorphose, che sicuramente dal suo cantuccio ha più buoni propositi che cattive furberie, si deve anche tener conto delle enormi difficoltà… leggi tutto
Ville accanto al cimitero, case di anime erranti, dimore teatro di malevoli sortilegi. Ancora: case del male, nere, grondanti sangue, sperdute nel parco, proiettanti ombre lunghe e con finestre sorridenti, magari…
La giovane Laura (Kayden Rose), scultrice insicura, vive un'esistenza piena di insoddisfazioni: a cominciare dall'incapacità di concludere un'opera d'arte sulla quale sta lavorando, fino ad arrivare a una relazione affettiva insoddisfacente, subita (anche sessualmente) più che partecipata. Dopo l'ennesimo alterco con il suo ragazzo, Laura rimane sola. Il mattino…
Quando si vuole imboccare la strada dell’ambizione, nonostante non si riesca a dissimulare quell’evidente scorza amatoriale che richiama sempre alla memoria la matrice indipendente (e indipendentista) di un piccolo film come Thanatomorphose, che sicuramente dal suo cantuccio ha più buoni propositi che cattive furberie, si deve anche tener conto delle enormi difficoltà…
Laura si trasferisce nel suo nuovo appartamento a Montreal e conduce una vita complessivamente vuota tra giornate passate al lavoro, nottate passate tra le braccia del focoso Antoine, suo amante che la considera alla stessa stregua di un mero oggetto sessuale, e una scultura in fase di composizione, fatta di materiali organici , che non riesce a terminare, testimonianza tangibile dello stallo…
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Un tripudio di effetti disgustosi, accostati al malato stato psicologico (e di compiaciuta accettazione) della protagonista: che sembra trovare piacere, nel subire il disfacimento progressivo del proprio corpo. Film unico, e insostenibile, sulla trasformazione della vita in morte.
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