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Return to Nuke 'Em High Volume 1

Regia di Lloyd Kaufman vedi scheda film

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Mulligan71

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La recensione su Return to Nuke 'Em High Volume 1

di Mulligan71
7 stelle

La Troma sta al mondo del Cinema come i Sex Pistols stanno al mondo del rock. Lloyd Kaufman è una leggenda, fin da quando, nel 1967, mise in piedi, appunto, la Troma, la più famosa casa di produzione americana di cinema indipendente. La sua idea di Cinema, folle e dirompente, è semplice: dare allo spettatore quello che vuole vedere, esagerando con tutto, infilando grandi tette, splatter,  sesso, scatologie varie e trame fra l'assurdo e il fantascientifico. Il tutto condito con la salsa dei migliori B movies. Detta così, i film Troma paiono pure e semplici stupidate, idiozie, ma, grazie alla loro totale libertà e al loro evidente "unpolitically correct", riescono a raccontare l'America in modo crudele e diretto, spesso divertendo. E' quindi un gran gaudio vederne il ritorno, con ancora Kaufman in regìa, e pure attore, in questo specie di seguito di uno dei loro film più amati, "Class Of Nuke 'Em High", 1986, in un re-boot che non ha perso niente del loro sarcasmo, della loro cattiveria, della loro demenzialità. La trama è irrisoria, con il junk food (spesso il cibo spazzatura è stato nel mirino Troma) contaminato dalle scorie di una centrale nucleare, che finisce in bocca a una serie di studenti di un vicino college. Questo porterà a mutazioni, colme di vomito verde, corpi che si aprono, bikini, battute al vetriolo, enormi falli di plastica, musical, punk, scene lesbo, tette, cani gettati nelle cascate del Niagara e un'oca, l'animale, co-protagonista. Non tutte le frecce arrivano al bersaglio, ma se si sa cosa si sta vedendo, ci si diverte parecchio, pur non essendo certo un film da annali del Cinema. Ma la Troma è già nella storia e credo che a Kaufman e soci non interessi un beato niente di concorrere, tanto per dirne una, per gli Oscar. Molti registi più importanti devono qualcosa a questi pazzi: il Peter Jackson degli inizi per esempio, i primi horror di Wes Craven e in un certo modo anche le mutazioni di Cronenberg. Imprescindibile.

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