Regia di Rudolph Maté vedi scheda film
Dimenticabile.
Ho sempre amato i film di ambientazione medioevale. Mi sono appassionato con Il destino di un cavaliere, innamorato di Ladyhawke, divertito col vituperato Timeline e persino con Black Knight. Per cui posso permettermi di affermare che a quest'opera del 1954 manca qualcosa. Un film in costume deve catturare l'attenzione o attraverso la magia antica delle immagini o attraverso storie inconsuete, impensabili oggi, che fanno volare la mente e il cuore. Meglio se con entrambi i mezzi. Al film di Matè manca quella patina che ha fatto grandi per esempio tanti peplum dell'epoca pur senza esserlo, ma manca anche quel palpito di eroismo cavalleresco che si richiede ad un'opera di cotanti intenti. Curtis sarebbe più adatto a fare la terza spalla di Bud e Terence che il cavalier cortese, e nemmeno la beltà di Janet Leigh (l'indimenticabile Marion Crane di Psycho) riesce a temperare la sua inappropriata esuberanza. Oltre a un protagonista poco credibile, c'è ben poco di immaginifico e spettacolare: le ambientazioni sono sfondi teatrali, posticci. Aggiungiamoci una storia appena più che banale, la solita cospirazione ordita da un villain che non riusciamo ad odiare perché appare sì e no 3 volte in tutto il film, e il risultato non può essere soddisfacente.
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