Regia di Rudolph Maté vedi scheda film
Film d'avventura "veramente" gradevole. Soprattutto perchè Rudolph Matè - anche mago della fotografia - per tre quarti del tempo "la mette in commedia", come forse nessuno a quei tempi sapeva fare. E Tony Curtis si conferma l'ideale, come aveva già dimostrato tre anni prima con "Il principe ladro".
* LO SCUDO DEI FALWORTH (1954)
https://www.youtube.com/watch?v=r9c-6y1PWmk
Lo vidi quasi sessant'anni fa e non ne avevo un ricordo entusiastico. Mi erano rimasti più impressi i precedenti film in cui l'atletico Tony - qui con un ciuffo fuori misura come quasi tutti noi negli anni cinquanta - faceva coppia con una deliziosa Piper Laurie.
Per esempio "Il principe ladro", del 1951, sempre diretto da Rudolph Mathè, regista secondo me con dei numeri e prima, per molti anni, di sicuro uno dei grandi direttori della fotografia (cinque nominations all'Oscar consecutive: dal 1941 al 1945).
Oggi pomeriggio l'ho rivisto in tv e probabilente il tempo trascorso me l'ha fatto apprezzare di più di quando ero ragazzo.
Spettacolare, belle scene e colori come si conveniva certo ad uno dei primi film in cinemascope affidato ad un vero mago della fotografia, non episodi cruenti per tre quarti del tempo, toni da commedia insomma, con un Tony Curtis imparentabile, molto più avanti nel tempo, con il nostro Terence Hill.
E dunque, soprattutto divertimento, in una pellicola realizzata con molta cura e con attori tutti di livello.
La partner è ben nota, la giovane e bella Janet Leigh, allora Signora Curtis.
Ma anche la sorella del protagonista era assai avvenente e fece anche alcuni buoni film, salvo poi dedicarsi prevalentemente e con successo alla televisione: Barbara Rush, oggi ottantanovenne.
E' la prima recensione...io lo consiglio.
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la recensione precedente (CIRANO DI BERGERAC, 1950) del 20.4.16
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