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Tutta colpa di Freud

Regia di Paolo Genovese vedi scheda film

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will kane

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La recensione su Tutta colpa di Freud

di will kane
6 stelle

Lo psicanalista che non riesce a contemplare lucidamente ciò che gli accade intorno è un classico della commedia e del thriller:è vero che quando si è coinvolti personalmente nelle situazioni è arduo saper scindere,ma il rischio clichè è sempre ad un passo.La nuova commedia di Paolo Genovese,attivissimo,visto che nelle ultime quattro stagioni ha sfornato cinque film,prevede un padre divorziato (da una moglie che le figlie non menzioneranno mai....) che ha tirato su tre ragazze,al momento dai trenta ai diciotto come età raggiunta,che lo interrogano e lo mettono al corrente delle loro sarabande amorose.La più grande è lesbica,ma pensa di voler rischiare a mettersi con un uomo,perchè con le donne non le va mai bene,la mezzana coltiva passioni stralunate per tipi imprendibili,finchè non si incapriccia di uno che le ruba libretti d'opera e lo pedina,per fare una certa scoperta,e la più piccola,a diciott'anni,si è innamorata di un coetaneo del padre.E anche il babbo ci mette del suo,visto che segue da tempo una bella signora con cagnolino,senza il coraggio di dirle nulla.... Il film parte bene,ha un bel momento di stasi,e si avvia ai vari finali intrecciati prendendosela un pò troppo comoda,ma bisogna riconoscere a sceneggiatura e film l'audacia di non cercare il lieto fine a tutti i costi per tutti i frangenti.Certo,l'impronta pieraccioniana (è tra gli autori del soggetto) si avverte in certi passaggi,nel quadro d'ambiente anche troppo roseo e infiocchettato,non tutte le occasioni sono sfruttate a dovere:però è più una commedia che guarda al Verdone della fase più matura,anche se rispetto al modello,ci sono più banalità e luoghi comuni.Tuttavia,c'è da dire che il cast aiuta non di poco la regia,visto che Giallini,come protagonista,pretende di papparsi meno l'interesse del pubblico rispetto al Castellitto di "Una famiglia perfetta",tra le ragazze Anna Foglietta sembra tra le giovani del cinema italiano con maggior verve,e non dispiace l'apporto di Claudia Gerini e Alessandro Gassman in ruoli marginali ma utili al racconto.Gradevole,fin troppo confezionato,ma non finisce lasciandoti la sensazione di aver sprecato tempo.

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