Regia di Frank Capra vedi scheda film
Chi (non) vorrebbe avere due zie così dolci, tenere, altruiste? Peccato che abbiano qualche segreto di troppo nella cassapanca del soggiorno e giù in cantina. Sorpresa! Una delle commedie più spassose e macabre di tutti i tempi. Un irresistibile concentrato brillante e sapido in cui si mescolano con soave classe in una dose dosi inarrestabili di black humor e lampi di horror comico a gogò. La storia è originalissima (tratta da un’opera teatrale – la cui matrice si percepisce), il tocco di quel maestro che fu Frank Capra si declina su registri spiritosi e nerissimi, la sceneggiatura brilla per la perfezione con la quale costruisce caratteri e situazioni.
Insomma, una commedia memorabile che si avvale non solo dell’ottima prova di Cary Grant (ormai prossimo a ricevere la corona di re della sophisticate comedy), ma anche di uno stuolo di non protagonisti strepitoso: John Alexander è lo scemo del villaggio che si crede Teddy Roosvelt e viene condotto in manicomio; le deliziose zie, Josephine Hull e Jane Adair, sono sublimi per la naturalezza con cui ammettono i delitti, come se la loro sia un’azione di beneficenza, come se la morte sia l’unica soluzione per lenire le sofferenze della vita. Finale scoppiettante, e curiosa parodia di Boris Karloff, a sua volta sovrano del genere horror.
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