Regia di Ernst Lubitsch vedi scheda film
Capolavoro assoluto di Lubitsch che ha conservato intatta la sua capacità di far sorridere ed emozionare. Da vedere, senza se e senza ma.
Il mio preferito di Lubitsch resta Vogliamo vivere! ma questo filmetto è un gioiellino, ancor più se messo a paragone con quella schifezza di remake che fecero con Meg Ryan e Tom Hanks. Il paragone non solo è dovuto ma doveroso, per apprezzare la grandezza di Lubitsch. Per cominciare, il film non è imperniato solo sui due protagonisti, qui ci sono dei caratteristi che fanno la differenza e servono alla causa tanto quanto i protagonisti, Frank Morgan (il proprietario del negozio) e William Tracy (il fattorino Pepi Katona) su tutti. I tempi, altro punto a favore di questo film, sono ponderati, calcolati con precisione e non si ha l'impressione di voler svelare il gioco subito, anzi. Il protagonista si prende lo spazio che gli serve, ogni cosa si muove su un piano temporale preciso e che fa scattare il meccanismo del bacio, esattamente quando deve farlo. Difficile spiegarlo, occorre vederlo per capire di cosa parlo. Erano tempi diversi e probabilmente anche questo incide. I dialoghi, in Scrivimi fermo posta sono dosati con cura, incalzanti e briosi nelle fasi comiche, più compassati in quelle vagamente drammatiche e sempre efficaci, intelligenti. Raramente sentirete pronunciare banalità, raramente ci sarà una parola di troppo o di troppo poco.
E' impietoso paragonare un capolavoro della commedia con un filmetto dei giorni nostri ma d'altra parte, chiunque si azzardi a proporre un remake di un simile film, se la sta ampiamente cercando. Da vedere, assolutamente, il tempo non ne ha corrotto le capacità di divertire e commuovere.
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