Regia di Ernst Lubitsch vedi scheda film
Scrivimi fermo posta il più bel film sentimentale di tutti i tempi, commuove, fa riflettere. Da amare incondizionatamente.
Scrivimi fermo posta (The Shop Around the Corner) U.S.A. 1940 la trama: Klara Novak ed Alfred Kralik prestano servizio come commessi da “Matuschek” un grande negozio di Budapest, specializzato nella vendita di articoli per la casa. I due sono in perenne conflitto tra di loro, antipatia a prima pelle, però hanno qualcosa in comune: sono innamorati in via epistolare di persone con cui comunicano senza conoscersi. Scrivimi fermo posta è la loro storia e di tutti i loro colleghi, quelli de “Il negozio nell’angolo”. La recensione: Il primo unico ed originale film che ha come tema, la relazione sentimentale per via epistolare, poi ripresa dal cinema con “ C'è posta per te” del 1988 con Meg Ryan e Tom Hanks, nell’epoca della comunicazione via internet“. La classica commedia degli equivoci diretta in modo delizioso da Ernest Lubitsch. Ambientata a Vienna durante le feste di Natale, un film che andrebbe visto almeno una volta all’anno durante le festività, perché ha il potere taumaturgico di far stare bene, come anche ad esempio “Una poltrona per due” del 1983 di John Landis, oppure “Il sorpasso” del 1964 di Dino Risi, per festeggiare il 15 agosto la festa dell’estate, sono film iconici e girati in modo superbo, che non ci stancheremo mai di vedere nell’arco della nostra esistenza in compagnia dei nostri cari. C’è il tradimento della moglie verso il titolare del negozio Hugo Matuschek, finto burbero nella realtà gestisce il suo negozio in modo famigliare, interpretato da quel mostro sacro di Frank Morgan “Il mago di Oz”. Per errore Alfred(James Stewart) è considerato il traditore e viene licenziato in tronco, nella realtà si scopre che non è lui, ma il suo collega il viscido Ferencz(Joseph Schildkraut). La corrispondenza epistolare tra i due colleghi, che non sanno di essere loro due, altro equivoco che regge il film,Alfred e la deliziosa Klara, James Stewart grandissimo come sempre, ma gli regge il passo in modo incredibile Margaret Sullavan in questo film magnifica, fu una delle mogli di Henry Fonda, ebbe una corposa e buona carriera, ma senza ombra di dubbio, questo fu il ruolo della vita, che l’ha consacrata stella di prima grandezza nel firmamento cinefililo,ebbe una breve vita, morta a sessant’anni sola e dimenticata in condizioni misteriose, come tante altre dive del cinema, ad esempio la divina Marylin Monroe. Ernest Lubitsch gira il film in stato di grazia, aiutato da una splendida sceneggiatura, tratta da un testo teatrale, la riporta sul grande schermo con delicatezza in modo sobrio ed elegante, con il suo inconfondibile senso dell’umorismo, il suo marchio di fabbrica. Il film è semplicissimo, ma in realtà una giostra divertentissima, piena di garbate allusioni ed ammiccamenti, il lieto fine dietro l’angolo e quel candido bacio finale tra Klara ed Alfred il degno epilogo. Il film è un’attenta analisi sul comportamento umano, sui rapporti sul luogo di lavoro, tutto raccontato in modo magistrale e catartico. Film tutto girato in interni, film che non stanca novanta minuti che passano in un batter d’occhio, senza una caduta di tono, una vera lezione di cinema efficace, a distanza di tanti anni funziona ancora. Qui i veri effetti speciali di tanto cinema moderno, sono rappresentati dalla rappresentazione della gioia ed il dolore del cuore, perché l’amore è il sentimento più bello che due innamorati vivono e danno un vero senso alla loro vita. Voto 9 Interpreti e personaggi Margaret Sullavan: Klara Novak James Stewart: Alfred Kralik Frank Morgan: Hugo Matuschek Joseph Schildkraut: Ferencz Vadas Sara Haden: Flora Kaczek Felix Bressart: Pirovitch William Tracy: Pepi Katona Inez Courtney: Ilona Novotny Sarah Edwards: cliente Edwin Maxwell: dottore Charles Halton: detective Charles Smith: Rudy
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