Regia di Toshiyuki Kubooka, Michael Sinterniklaas vedi scheda film
Si conclude con questo terzo episodio la trasposizione cinematografica dell’arco narrativo L’epoca d’oro del manga Berserk. La vicenda riprende dal capitolo precedente, quando Griffth, l’abile capo di una truppa mercenaria, i Falchi, aveva guadagnato la nobiltà e aspirava alla corona. Il re, cessata la sua utilità, l’aveva imprigionato e aveva dichiarato fuorilegge i Falchi, che ora si lanciano in una disperata missione di salvataggio. Il corpo di Griffith è stato però distrutto da un anno di torture medievali e solo il suo rapporto con le forze demoniache promette di restituirgli nuovo vigore. Riusciranno la lealtà della sua compagnia e il suo amore per l’inarrestabile guerriero Guts a impedirgli di diventare una forza apocalittica? La parte infernale ha scene di forte sadismo e vira brutalmente verso lo splatter, non senza un certo gusto visionario. La realizzazione è del tutto in linea con i capitoli precedenti e con la tecnica del cel-shading cerca di riprodurre in computer graphic le caratteristiche del disegno animato. Gli sfondi sono ricchissimi e i movimenti fluidi, ma il disegno delle figure rimane troppo nitido, pulito e in ultima analisi freddo. Così anche le mutilazioni più spaventose sono neutralizzate, perché colpiscono uomini che somigliano a bambolotti. Il dramma è però tanto estremo e violento da funzionare comunque e la tecnica, per i prossimi episodi, può solo migliorare.
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