Regia di Jeremy Gardner vedi scheda film
The Battery ha la cornice di un film zombesco post apocalittico, ma solo la cornice.
Questa pellicola indie è estremamente essenziale innanzitutto per il budget ridicolo utilizzato e per lo stile utilizzato, tendente a sottrarre ciò che caratterizza i film di questo genere. Battaglie o incontri con gli zombi sono assai sporadici e l'esistenza dei due protagonisti è analizzata semplicente nel loro quotidiano di sopravvivenza, in linea con il tono antieroico del film.
Ciò che muove la storia in sé, alquanto scarna, sono i caratteri differenti che caratterizzano le personalità di Ben e Mickey. Il primo votato ad un girovagare senza meta e senza un obiettivo prefissato. Vivere letteralmente alla giornata e minimizzare i rischi di incontri spiacevoli o rimanere intrappolati, spostandosi di continuo, mentre il secondo vuole avere una meta, un posto dove fermarsi con altri sopravissuti. Due personalità diverse che riescono a convivere anche con una certa ironia di fondo, ma che poggia su un equilibrio fragile, pronto a rompersi in ogni momento.
Personalmente non lo vedo come un film horror, ma sia pure non in maniera palese è un film più cupo di quello che lascia trasparire, perchè paradossalmente sono i personaggi non zombi che determinano in negativo il destino dei due protagonisti. Specialmente per Mickie, la sua voglia di umanità (anche fisica se vogliamo, considerando la scena cult della sua masturbazione davanti alla ragazza zombie) a mettere i due in una posizione di scacco.
L'umanità li tradisce, li rifiuta e li mette di fronte ad una situazione senza via d'uscita. La mancanza di umanità di coloro che dovevano essere un'ancora di salvezza ad un'esistenza che girava su sè stessa, determinerà la disumanizzazione dei due amici. Se vi aspettate uno zombie movie, lasciate perdere nella maniera più assoluta perchè deluderà le attese.
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