La recensione su The Battery

di alan smithee

7 stelle

Ci risiamo: gli zombies hanno invaso nuovamente il mondo come la peggiore delle epidemie. Nell'opera d'esordio curiosa, che accresce un filone diffuso e sempre più ricercato nelle sue più svariate sfaccettature, qui per certi versi piuttosto originale nel presentarci gli zombies come un contorno quasi superfluo o comunque contingente, seguiamo più che altro le vite di due persone, due ragazzi, costretti a vivere in simbiosi per sopravvivere ai pericoli che sono in agguato ovunque, quando la civiltà ha smesso di imporre le sue regole e la legge del più forte ha riportato la società in un medioevo da incubo come da copione.

Due giocatori di baseball che non sono granché affiatati: forse non erano neppure amici prima del cataclisma che risvegliasse i morti. Di certo si accettano perché non possono farne a meno; sialleano per sopravvivere e scoprono che là fuori di superstiti come loro ne esistono, ma nessuno degli altri sopravvissuti è disposto a farli entrare nelle rispettive comunità a condividere (e consumare) viveri e generi di sostentamento, quanto mai indispensabili.

Imprigionati in una autovettura, in balia di un'orda indefinita di morti viventi che in questa visione ci appaiono quasi gentili, goffi e per nulla micidiali come in tante altre riproposizioni; ma pur sempre letali se si viene acciuffati e morsi da questi micidiali non morti lenti e goffi più che altrove.

La cosa più apprezzabile dell'ennesimo zombi.movie giunto in qualche modo sui nostri schermi, è proprio insita nei suoi due protagonisti: non belli, nemmeno simpatici, anzi a dir vero sin irritanti se non grevi, scostanti, vigliacchi e pure codardi, che non conoscono il valore dell'amicizia e non esitano ad eliminarsi uno con l'altro quando uno dei due, rischiando per entrambi, si offre di uscire allo scoperto per recuperare le chiavi dell'autovettura che gli consentirebbe di fuggire in lidi più tranquilli di un mondo ormai alla deriva.