Regia di Jeremy Gardner vedi scheda film
La sentenza
Brillante black-commedy, che evita le banali e inflazionate situazioni del genere zombies-survivors.
La trama in pillole
Scenario post-apocalittico. Zombi. Commedia.
Report
Come in un viaggio on the road, i due protagonisti sono accompagnati da piacevoli pezzi country, mentre attraversano boschi e lande desolate. Ad abitare quelle terre, restano ormai soltanto zombie, che comunque appaiono lenti e sfiniti.
Dialoghi e situazioni surreali scandiscono il loro cammino e i tempi sono dilatati all'inverosimile, neanche ci trovassimo in un'opera di S.Beckett.
J.Gardner, regista nonché principale interprete, confeziona un piccolo gioiello low-budget (appena 6.000$) di horror-alternativo; alternativo perché in realtà il tono è quello della commedia (alla Zombieland, per intenderci), piuttosto che dell'horror.
E' indipendente, oltre che nella produzione, anche rispetto ai canoni a cui la tradizione del genere zombies ci ha abituati: non ci sono nobili eroi pronti ad intrepide gesta, ma soltanto due ragazzi qualunque che si accontentano di sopravvivere come meglio possono.
Regia, evidentemente inesperta, ma perfetta a livello compositivo. Spesso infatti usa riprese fisse in cui gli elementi sono perfettamente distribuiti all'interno dell'immagine.
Anche il trucco (per gli zombie), è sorprendente considerato il budget e raggiunge un effetto realistico quanto basta.
La tirata d'orecchie
L'ultima sequenza eccessivamente lenta, anche se paradossalmente piena di tensione.
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