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Scontro di Titani

Regia di Desmond Davis vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Scontro di Titani

di Lina
8 stelle

Gradevole film mitologico che ha per soggetto le vicende di un eroe della mitologia greca: Perseo.

 

Gli effetti speciali ed i trucchi sono un po' naif e la trama si svolge attraverso delle dinamiche di una semplicità assoluta, senza contare che in questo caso c'è poca fedeltà su quanto raccontato dai miti greci sulla storia di Perseo, tuttavia lo spettacolo avventuroso offerto è assai suggestivo e accattivante e personalmente l'ho gradito molto perchè è godibile e perchè la mitologia greca risulta affascinante anche quando viene illustrata in maniera imprecisa. In questo caso il film gode inoltre di uno stile da fantasy che era piuttosto in voga negli anni ottanta fino all'inizio degli anni novanta e che non nego fosse quello che in realtà preferivo proprio perchè più naif e più ricco di anime di film-videogame moderni che si rivelano spesso tutti effetti speciali e poca anima.

Questo film in particolare, stilisticamente mi ricorda un pochino "La storia infinita" perciò riconosco che mi abbia emozionata molto.

 

 

Il cast è abbastanza buono e ben scelto, offre una recitazione decente, seppur non eccelsa da parte di Harry Hamlin (solo discreto nel ruolo di Perseo e sinceramente ho preferito alla sua, l'interpretazione più adrenalinica ed emozionante di Sam Worthington nel remake del 2010) che come unico neo per questo film, non trasmette quanto dovrebbe ed in certi momenti appare amorfo, algido e imbambolato, ma gli altri protagonisti in compenso sono tutti ben caratterizzati, specialmente la leggiadra interprete dell'eterea Andromeda, Judi Bowker, ed anche un po' tutti gli dèi dell'Olimpo - Giove è il migliore e il più convincente e Nettuno il peggiore invece perché purtroppo, il suo personaggio moscietto, di poche parole e ripreso a un certo punto in un fondale marino, sembra il soggetto o l'attrazione di un documentario marino di Quark - senza dimenticare le Forcidi che danno vita ad una buffa scena e Bubo, la mitica civetta meccanica costruita da Efesto, la quale dona un'adeguata dose di simpatia e ironia al film.

 

La trama ricca di introduzioni fantasiose estranee ai miti greci, è coinvolgente e a tratti anche toccante (grazie alla parentesi della triste maledizione fisica inflitta a Calibos da Giove), e dispone in maniera coordinata e sensata tutti i suoi elementi. Azione, sentimento, fantasia e avventura sono ben dosate e ben mescolate sullo sfondo dell'antica Grecia e dell'Olimpo, entrambi piuttosto ben riprodotti attraverso cupe e affascinanti scenografie e ambientazioni.

 

Indimenticabili il volto dell'orrenda Medusa e della potente luce verde emanata dai suoi occhi malefici in grado di pietrificare chiunque e memorabile anche l'intera sequenza in cui Perseo la cerca nella città dei morti passando attraverso il fiume Stige facendosi aiutare da Caronte, uomo scheletro che lo traghetta sulla sua  e che appare come un vero e proprio incubo come lo è anche osservare le statue di uomini trasformati in pietra, mentre la scena in cui Perseo va ad affrontare Medusa dentro un tempio oscuro, barcolla addirittura nei dintorni di un horror vecchio stile di grande effetto.

 

E sulla visione di un Kraken che sembra una sorta di Godzilla robotizzato e di Perseo che lo sfida volando sul possente cavallo alato Pegaso, il film si orienta verso uno scontato happy-ending comunque necessario.

In definitiva un film assai carino, seppur non un capolavoro.

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