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Lo sconosciuto del terzo piano

Regia di Boris Ingster vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Lo sconosciuto del terzo piano

di claudio1959
8 stelle

Lo sconosciuto del terzo piano è il primo film noir del cinema americano.

Peter Lorre

La bella di Mosca (1957): Peter Lorre

locandina

Lo sconosciuto del terzo piano (1940): locandina

locandina

Lo sconosciuto del terzo piano (1940): locandina

Lo sconosciuto del terzo piano Stati Uniti 1940 la trama: Michael Ward un giornalista è il testimone oculare di un omicidio, ha visto fuggire dalla scena del crimine Joe Briggs, che dopo un drammatico processo viene condannato alla sedia elettrica. Jane la fidanzata di Mike però, ha un ragionevole dubbio e non crede alla colpevolezza di Briggs ed accusa il fidanzato di sbagliarsi. La recensione: Lo sconosciuto del terzo piano diretto da diretto da Boris Ingster è un giallo noir intrigante e ben girato. Prodotto dalla RKO ha il pregio di riuscire a costruire con pochi elementi classici del cinema poliziesco degli anni quaranta una grande atmosfera, l’innocente condannato in modo ingiusto e frettoloso sulla base di pochi indizi e testimonianze non adeguatamente verificate. Il vicino antipatico ed invadente, la padrona di casa che pretende di controllare tutto ed uno sconosciuto senza volto e senza nome, nel nostro caso il “mostruoso” Peter Lorre. Il film con la fotografia sporca ed angosciante il bn del maestro Nicholas Musuraca, la colonna sonora stridente di Roy Webb ed una messa in scena stupefacente. Mi è molto piaciuta Margaret Tallichet, la splendida attrice texana qui nel ruolo di Jane la fidanzata di John McGuire che interpreta il giornalista testimone oculare di un omicidio Mike Ward. Eccezionale prova inoltre di uno dei migliori caratteristi del cinema americano Elisha Cook jr nel difficile ruolo del condannato a morte innocente Joe Briggs, che vedremo nella scena finale nel ruolo del tassista che offre il passaggio ai due futuri sposi Jane e Michael. Attore magnifico un titolo per tutti: “Rapina a mano armata” (The Killing)di Stanley Kubrick (1956). Un film pregevolissimo dal punto di vista formale e con una solida e scarna sceneggiatura essenziale e molto dinamica, come il film che dura solo 61 minuti, ma girati ad un ritmo vorticoso. Un thriller plumbeo e paranoico con primi piani dei protagonisti che tradiscono gli stati d’animo lacerati dalla paura e dal dubbio di aver commesso una ingiustizia nel far condannare un innocente. Attenzione non è un B-movie assolutamente, ma cinema di grande spessore e sostanza. La suspence è assicurata per tutta la durata del film. Una pellicola che considero un piccolo gioiello a basso costo, con una atmosfera claustrofobica unica e rara. Un fine trattato psicologico ed emotivo sul vero senso della giustizia e della colpa che deve essere provata senza ombra di dubbio. Interpreti e personaggi Peter Lorre: lo sconosciuto del terzo piano John McGuire: Mike Ward Margaret Tallichet: Jane Charles Waldron: avvocato Elisha Cook Jr.: Joe Briggs Charles Halton: Albert Meng Ethel Griffies: sig.ra Kane Cliff Clark: Martin Oscar O'Shea: giudice Alec Craig: avvocato difensore Otto Hoffman: Charles Evans Bobby Barber: Giuseppe

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