La recensione su Uno sconosciuto alla porta

di supadany

6 stelle

VOTO : 6,5.
Thriller che si dirama tra luci ed ombre, abbondano le buone idee, ma di tanto in tanto, soprattutto nella seconda parte, qualcosa s’inceppa.

John Schlesinger ha ormai perso la classe dei tempi migliori (ma che tempi …), ma non di certo il mestiere (poi perderà pure quello nell’ultima fase della sua, comunque complessivamente gloriosa, carriera) per cui alla fine il film rimane più che godibile, seppur con qualche necessario distinguo.

Patty (Melanie Griffith) e Drake (Matthew Modine) sono una giovane coppia che affitta un appartamento ad un misterioso individuo (Michael Keaton) che ben presto si rivela essere un vero e proprio pericoloso psicopatico.

Thriller che soprattutto nella prima parte riesce a generare una proficua tensione, salendo costantemente di tono, grazie a numerosi rimandi al passato del genere ed un’abilità compositiva di tutto rispetto, in grado di assiemare elementi con cognizione di causa.

Le magagne vengono invece a galla soprattutto nella seconda parte nella quale paiono evidenti alcuni limiti di sceneggiatura che portano anche tutta la storia a risolversi in maniera piuttosto convenzionale (per non dire addirittura banale).

Questo è un evidente limite, ma ciò nonostante mi sento di dire che il film funzioni comunque in maniera complessivamente egregia, sicuramente manca di qualche idea risolutiva all’altezza della situazione, ma registro anche un’abilità (il mestiere del regista è fuor di dubbio) nel salvare in ogni caso l’operazione con una certa dignità.

Inoltre risulta essere valido il contributo del cast (volenterosa la Griffith, subdolo e angosciante Keaton, attore dimenticato troppo presto da Hollywood), anche perchè ben orchestrato.

Complessivamente un film discreto che sa lavorare nel subconscio psicologico, anche se come thriller si può trovare tranquillamente di meglio (ma il peggio è assai più presente).

Su John Schlesinger

VOTO : 6,5.
Lontano anni luce dalle sue vette artistiche, ma sa pur sempre il fatto suo e seppur con qualche intoppo costruisce un thriller soddisfacente.