Regia di Cristina Picchi vedi scheda film
La natura che appare ostile al primo contatto, ma che poi cela dietro il suo rigore una sua natura benigna in grado di conservarne integri tutti coloro che imparano a rispettarne i caratteri e i ritmi.
21.12.2015 - IL GIORNO DEI CORTI
Zima è una cittadina industriale nel nord della Russia, in quella Siberia che continua ad essere uno dei luoghi più proibitivi ove poter vivere, o addirittura sopravvivere se si appartiene alla razza umana.
Una voce narrante, probabilmente di un immigrato, spiega le difficili condizioni che accolgono chi ha la necessità o l'occasione di accedere il questo posto remoto del globo: la temperatura sempre costantemente sotto zero, che al volte tocca limiti disumani di -35 gradi centigradi; il buio che inghiotte buona parte della giornata di molti mesi all'anno; la necessità di scendere a patti con dei fattori esterni così rigidi e problematici: quasi uno scendere a patti con qualcosa di più grande e assoluto di ognuno di noi esseri umani, che tuttavia, una volta accettate certe regole inviolabili, possiamo essere in grado di trovare il giusto modo per prganizzarci e vivere. Persone, ma anche animali come vegetazione, si piegano al rispetto di regole e condizioni che diventano inequivocabili e da accettare. Una volta condivise queste, la vita, con una buona organizzazione, si può vivere, celebrare nei suoi riti e costumi locali, che sono quelli propri di una comunità che non rinuncia alle proprie memorie e alla propria cultura.
L'italiana figlia del mondo Cristina Picchi, regista e visual artist molto legata al mondo e all'arte londinese, dirige questa produzione russa affascinante per immagini e racconto, che ci fa scoprire ed entrare a far parte di una comunità solo apparentemente minacciata da una natura ostile: di fatto da essa condizionata e in fin dei conti protetta una volta che chi la sceglie come dimora impara a rispettarne i ritmi solenni ed inequivocabili, le cadenze e i processi che si ripetono costanti ed implacabili ogni stagione, ogni anno, ed in ogni circostanza.
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