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Ars amandi - L'arte di amare

Regia di Walerian Borowczyk vedi scheda film

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La recensione su Ars amandi - L'arte di amare

di mm40
3 stelle

Ovidio insegna l’arte di amare nell’antica Roma; ne beneficia la bella Claudia, di cui è innamorato Cornelio. Ma la sua lezione è ancora valida ai giorni nostri.

Pellicola della fase decadente del polacco Walerian Borowczyk, all’unanimità ritenuto uno dei maggiori registi di genere erotico, Ars amandi è una rilettura su due piani temporali – l’antichità e l’era odierna – dell’eponimo libro scritto una ventina di secoli or sono da Ovidio. Ormai superata la sessantina, però, Borowczyk sembra più interessato a illustrare con decoro che a raccontare, tanto che il film finisce per annoiare, sì, ma elegantemente; neppure l’erotismo si salva nel complesso del lavoro, freddo nelle scene in cui si sarebbe potuta maggiormente calcare la mano e troppo distaccato dalla carnalità, dalla dimensione corporea dell’arte amatoria di cui pure tratta. La coproduzione tra Francia e Italia riempie di attori nostrani il cast: Michele Placido, Marina Pierro, Laura Betti, Massimo Girotti, Milena Vukotic, Simonetta Stefanelli si affiancano nei ruoli centrali ad interpreti d’oltralpe del calibro di Mireille Pame, Philippe Lemaire e Philippe Taccini. La sceneggiatura è appannaggio del regista, che cura anche il montaggio; la fotografia di Noel Very è forse la cosa migliore nel complesso, con le discrete (cioè non invadenti, ma apprezzabili) musiche di Luis Bacalov al secondo posto. 3,5/10.

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