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Noi 4

Regia di Francesco Bruni vedi scheda film

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La recensione su Noi 4

di supadany
6 stelle

Dopo i riscontri positivi ottenuti con Scialla!, Francesco Bruni aumenta le sue ambizioni richiamando una commedia più evoluta e reale, con più sfumature, tra leggerezza e riflessione.

Ci sono aspetti che funzionano, anche molto bene, mentre in alcune circostanze scivola fin troppo facilmente, ma è tutt’altro che un film inutile e la punizione del box office, flop senza attenuanti, è stata fin troppo severa.

Giacomo (Francesco Bracci) è pronto per gli esami di terza media, ma intorno a lui la sua famiglia ha mille altre cose per la testa e anche lui sembra più interessato all’ultima occasione utile per approcciare una compagna cinese.

I suoi genitori sono separati: Lara (Ksenia Rappoport) è oppressa dai ritmi lavorativi e da un’ansia controproducente, mentre Ettore (Fabrizio Gifuni) vive alla giornata senza porsi troppi scrupoli ed Emma (Lucrezia Guidone), la sorella maggiore di Giacomo, è di fronte a un momento spartiacque della sua vita.

In un breve periodo di tempo, ognuno di loro avrà l’occasione per prendere decisioni importanti, in alcuni casi anche inaspettate.

 

Fabrizio Gifuni, Ksenia Rappoport, Lucrezia Guidone, Francesco Bracci

Noi 4 (2014): Fabrizio Gifuni, Ksenia Rappoport, Lucrezia Guidone, Francesco Bracci

 

Francesco Bruni dipinge una famiglia disgregata, con un ampio ventaglio di caratteri, modi di fare e necessità personali, all’interno di una cornice temporalmente limitata, tra chi è sempre a pieno ritmo e chi non si pone problemi, tanto la vita fa comunque il suo corso, con genitori agli antipodi, figli obbligati a crescere prima del tempo e rapporti che variano tra il conflittuale e un affetto sincero.

Prende così forma una vitale sfera d’interesse che propone buoni momenti e qualche fase di stanca, così che il meglio si ritrova in un velo di malinconia che prima traspare e poi prende fiato a pieni polmoni.

Si sorride e un po’ si è portanti a una riflessione più ampia, in una commedia polverosa e, in sostanza, matura, soprattutto nelle intenzioni che non sempre raggiungono lo scopo, ma in alcuni frangenti, come la gita al lago e quanto ne consegue, scalda senza apporre eccessive illusioni.  

Passando al cast, Fabrizio Gifuni è notevole, un maschio inaffidabile, un loser che non conosce il significato della parola responsabilità e le sue espressioni, così come i suoi sguardi e sorrisi, sono perfetti per l’occasione. In contrasto, la madre interpretata da Ksenia Rappoport, è una figura tanto forte quanto ansiosa, preoccupata per tutto, compresa se stessa e il tempo biologico che avanza, con l’attrice capace di evidenziare questi stati d’animo.

Insieme, confluiscono in un finale che non inventa favole, ma che appare un po’ spento, con troppi rivoli che rischiano di compromettere un’integrità che in precedenza sembra in grado di assumere forme più indicate.

Così, Noi 4 rimane con ogni probabilità un titolo destinato a finire nel dimenticatoio, eppure non è (sempre) così banale, in virtù della sua capacità di coltivare un discreto numero di sensazioni umane senza sentire il bisogno di urlarle ai quattro venti.

Almeno questo è un piccolo e parziale successo.

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